Il fisico italiano Claudio Pellegrini ha vinto l’”Enrico Fermi Award”, uno dei più prestigiosi riconoscimenti scientifici conferiti dal Governo Americano, istituito nel 1956 per onorare la memoria del Nobel italiano a due anni dalla sua scomparsa.
Lo studioso italiano sarà premiato, insieme al collega americano Charles V. (Chuck) Shank dell’Howard Hughes Medical Institute e del Lawrence Berkeley National Laboratory, dal presidente Usa Barack Obama, in una cerimonia che si svolgerà alla Casa Bianca.
Claudio Pellegrini, che si è laureato alla Sapienza di Roma, ha cominciato la sua carriera ai Laboratori Nazionali di Frascati, prima di trasferirsi negli Usa, allo SLAC National Accelerator Laboratory e all’università della California Los Angeles (UCLA). Fra i fisici che hanno vinto il premio negli anni, John von Neumann, Ernest Lawrence, Eugene Wigner, Glenn Seaborg, Hans Bethe, Edward Teller e Robert Oppenheimer.
A Frascati Claudio Pellegrini aveva lavorato al design e allo sviluppo dei collisori elettroni-positroni, scoprendo all’acceleratore Adone un’instabilità, il cosiddetto “effetto testa coda”, che può limitare la luminosità di queste macchine acceleratrici circolari. E proponendo una soluzione, i sestupoli, per risolverla e aumentare così notevolmente le prestazioni dei collisori.
Lo studioso italiano, ha spiegato l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, riceverà l”Enrico Fermi Award” per i suoi studi pionieristici sulla tecnologia dei laser a elettroni liberi (FEL), un nuovo schema di generazione di raggi X che converte parte dell’energia dei fasci di elettroni accelerati in radiazione elettromagnetica.
Una tecnologia che permetterà, ad esempio, di studiare struttura e funzione delle biomolecole, come le proteine, con un livello di dettaglio, a scala atomica, mai raggiunto prima.
“È veramente un grande onore ricevere questo riconoscimento. Ho da poco compiuto 80 anni e questo è un meraviglioso, quanto inatteso, regalo di compleanno”, sono state le prime parole dello scienziato italiano nell’apprendere la notizia dal Dipartimento dell’Energia di Washington DC.
di Dario de Marchi
24 Giugno 2015