C’è stato anche un premio alla memoria di Frank Sinatra tra i riconoscimenti assegnati dal Premio America 2015, promosso alla Camera dei Deputati dalla Fondazione Italia USA, l’istituzione indipendente ed apartitica, presieduta da Barbara Contini, che ha come finalità statutaria unicamente la promozione dell’amicizia tra l’Italia e gli Stati Uniti d’America.
A cent’ anni dalla nascita del celebre cantante e attore italo-americano, anzi siculo-ligure, la Fondazione Italia-USA, che ogni anno rende omaggio a chi si è distinto per avere favorito il legame tra i due Paesi, ha infatti deciso di commemorare questo artista, uno dei più importanti e carismatici del mondo. A ricordare il profilo di Sinatra è stato con intelligenza e diversi aneddoti il paroliere e conduttore televisivo Paolo Limiti (premiato lo scorso anno), suo amico e storiografo della musica, mentre in collegamento video con gli USA c’erano Tina, la figlia del cantante-attore, e Amanda, nipote. Quella di Frank Sinatra è stata una carriera lunga 63 anni, dal 1932 al 1995, costellata da ben 2.200 brani, 60 album e oltre 600 milioni di dischi venduti in tutto il mondo. Ma anche da 53 film e due Oscar, oltre che da una miriade di altri premi cinematografici.
La figura di Sinatra è stata solo una delle altre otto personalità del mondo della cultura, dell’informazione, della scienza, dell’industria, della musica e dello sport che hanno ricevuto il Premio America 2015, una originale opera dell’orafo Gerardo Sacco.
Mario Andretti, pilota automobilistico, un indiscusso campione mondiale dalla Formula 1 alla 500 Miglia di Indianapolis, da quella di Daytona e alla 24 Ore di Le Mans, l’unico pilota ad essere designato per ben tre volte “Pilota dell’Anno negli USA”, con all’attivo 897 gare di cui 111 vinte e sinonimo di velocità. “Sono grato all’America per quello che ha dato alla mia famiglia”, ha detto Andretti, “ma sono nato in Istria e sono orgoglioso di essere italiano”.
Altra premiata Stefania Giannini, ministro dell’ Istruzione, dell’ Università e della Ricerca, con una lunga esperienza all’estero dove ha cercato di accreditare il valore dell’Italiano. “Gli Sati Uniti sono il primo grande Paese che ho avuto l’opportunità di frequentare per promuovere la nostra cultura nel mondo. Nelle mie visite in America ho visto quanta fame di Italia c’è in quel Paese, cui sono profondamente legata”.
Ed ancora Kathryn Iacocca, presidente della Iacocca Foundation, figlia di Lee, ex presidente di Chrysler. “La cultura del dono parte dai miei nonni Nicola e Antonietta, che provenivano da San Marco dei Gavoti, ed arriva fino a me, passando dallo straordinario lavoro svolto da mio padre”, ha detto Cathryn Iacocca, ricordando che la Iacocca Foundation ha raccolto oltre 40 milioni di dollari per la ricerca contro il diabete.
Monica Maggioni, ora presidente della Rai, premiata per la sua attività di inviata negli Usa e nel mondo, inviata anche di guerra in molti scacchieri e unica giornalista italiana embedded nelle forze militari USA in Iraq. “Il mio lavoro ha attraversato continuamente gli USA, in un filo che collega l’America, l’Italia e il Medioriente” ha detto Maggioni, “e il mio amore verso l’America è cresciuto negli anni e fortunatamente esiste un luogo, la Fondazione, dove si esplicita l’amicizia tra i nostri due Paesi”.
Altro premiato è stato Mario Moretti Polegato, presidente della Geox, un imprenditore che da una semplice intuizione ha creato un impero non solo delle calzature ma anche dell’abbigliamento e accessori, con 60 brevetti all’attivo, presente in 114 Paesi del mondo con 1.200 negozi, una’azienda quotata e con un patrimonio di 2 miliardi di dollari (secondo Forbes). “Molti hanno definito la mia storia e quella di Geox come il sogno americano applicato in Italia”, ha affermato Moretti Polegato, “investendo con forza sui giovani, l’Italia del futuro sarà un Paese dove gli stranieri non vengono solo a comprare scarpe e vestiti, ma anche idee e progetti”.
Grande simpatia ha riscosso pure Paolo Nespoli, astronauta, ormai un veterano della navigazione spaziale. “Lo spazio è uno di quei posti dove la relazione tra USA e Italia ha funzionato molto bene”, ha dichiarato Nespoli, che nel 2017 tornerà sulla stazione spaziale internazionale, diventando il più anziano europeo ad andare nello spazio. “La tecnologia italiana è molto apprezzata all’ estero e questo deve essere un orgoglio”.
Applausi anche per la giovane attrice Gabriella Pession, famosa in tutto il mondo ed apprezzata pure negli USA. “Dedico questo premio a mia nonna, che partì per gli USA e decise di non tornare più”, ha detto Pession, nata in Florida (nei pressi di Cape Canaveral o Cape Kennedy). “Vivo e lavoro tra l’Italia e New York e spero di poter contribuire a far conoscere i prodotti cinematografici italiani di qualità all’estero”.
Premio al violinista Uto Ughi, celebre in tutto il mondo per le sue esecuzioni, che ha colto l’occasione per ricordare, con un accorato appello al ministro Giannini: “L’ Italia ha un patrimonio culturale e musicale unico al mondo, ha dato i natali ai maggiori protagonisti e geni della musica”, ha detto Uto Ughi, “avevamo quattro orchestre sinfoniche conosciute nel mondo, ma ora ne è rimasta solo una. Dobbiamo tornare ad essere quello che siamo stati nel passato”.
I vincitori sono stati premiati da Barbara Contini, presidente della Fondazione Italia-USA, ex senatrice ed esperta di relazioni internazionali, dai vice-presidenti della fondazione Ernesto Carbone, deputato Pd, e Gabriella Giammanco, deputata forzista, e dal direttore esecutivo della fondazione Catia Polidori, deputata di Forza Italia.
Durante la cerimonia sono stati premiati anche tre studenti americani della John Cabot University che si sono distinti nei loro studi in Italia:Samantha Abear, Stefania Rojas e Thomas Osvald Young IV, premiati con medaglie della Camera dei Deputati dal questore on.Stefano Dambruoso.
di Dario de Marchi
10 Ottobre 2015