Prima tappa all’estero per il roadshow per l’internazionalizzazione delle nostre imprese, che avvia il tour internazionale in Cina. Alla presenza di oltre un centinaio di organismi tra aziende, consorzi e istituti di ricerca, l’incontro ha permesso da un lato di aggiornare gli operatori attivi in Cina sulla strategia dell’Italia nel sostegno alle imprese, nella promozione dell’export e nell’attrazione degli investimenti; dall’altro di mettere meglio a fuoco le priorità di sviluppo cinese e gli stimoli a cui il nostro Sistema Paese e’ chiamato a rispondere.
L’evento è stato aperto dal direttore generale per il Sistema Paese della Farnesina, Vincenzo De Luca, e sono intervenuti tra gli altri la Head of International Business di Sace, Michal Ron; il direttore ICE, Claudio Pasqualucci; il vice presidente della Camera di Commercio italiana, Valtero Canepa; nonché i delegati di Banca Intesa, Case New Hollande, Ansaldo Energia e della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa.
Nel suo intervento De Luca, ha valorizzato l’impegno del Ministero degli Esteri nel “fare sistema” per la promozione dell’agenda economica della diplomazia per la crescita, nonché nell’affinare la strategia per il mercato cinese. Se l’ingresso della Repubblica Popolare nell’Organizzazione Mondiale del Commercio ha radicalmente mutato la struttura degli scambi internazionali, l’Italia si è adattata meglio di altri Paesi alle mutate condizioni ed ha saputo conservare in gran parte la sua quota di export nel mondo.
Nel 2015 è stata seconda in Europa per l’attrazione degli investimenti esteri, ma la bilancia commerciale bilaterale con Pechino mostra ancora un pesante deficit strutturale. Il calo della manifattura cinese e il ciclo negativo delle costruzioni hanno causato una riduzione delle esportazioni italiane di macchinari, ma settori come l’agroalimentare hanno notevoli potenzialità ancora inespresse.
La Cina sta infatti compiendo un’importante svolta nel modello di sviluppo da un’economia fondata sulla produzione rivolta all’export e investimenti in infrastrutture, ad una trainata dai consumi e dall’innovazione. In questo contesto assume grande importanza “Industry 4.0”, ossia la quarta rivoluzione industriale volta alla digitalizzazione ed automazione delle produzioni, chiave per le nostre aziende per rimanere competitive su questo mercato. Si aprono, ha concluso De Luca, ulteriori opportunità di collaborazione tra Italia e Cina, che riguardano ambiente, salute, efficienza energetica, smart cities, che possono coinvolgere anche le start-up dei due Paesi.
Il roadshow vede per la prima volta insieme tutti i soggetti – pubblici e privati – del Sistema Italia, impegnati in un’azione congiunta di medio termine su tutto il territorio nazionale e da ora anche internazionale. In dettaglio, le istituzioni pubbliche, le organizzazioni private delle imprese e i principali player della finanza incontrano le aziende sui temi dell’internazionalizzazione.
di Valentino Vilone
06 Maggio 2016