Il voto del presidente Obama di perseguire una guerra “costante, implacabile” contro ISIS è stato accolto in molte capitali arabe, ma seri dubbi ancora fanno indugiare sull’impegno regionale a lungo termine del presidente. In netto contrasto con la sua precedente inerzia e riluttanza alla Siria, Obama ha promesso di “degradare e distruggere” ISIS. Nonostante la ferma retorica di Obama, l’unità per raggiungere questo obiettivo deve in ultima analisi, emanare in primo luogo all’interno della regione.

Sebbene gli Stati Uniti e gli altri alleati occidentali siano in grado di fornire i fattori abilitanti fondamentali per arginare d’anticipo l’”ISIS”, lo sforzo deve essere proseguito e approvato collettivamente attraverso la divisione settaria – non solo in Iraq, ma in gran parte della regione e principalmente da Iran e Arabia Saudita. La mancata unità in questo sforzo può solo ulteriormente destabilizzare il Medio Oriente e minacciare la stabilità globale.

Avendo imparato preziose lezioni dalla sconfitta del suo predecessore,al Qaeda in Iraq, ISIS si sta dimostrando un avversario più temibile. Essi eliminano rapidamente avversari, ripristinano i servizi e forniscono ordine quando prendono posizione a terra. La loro capacità di incorporare in modo efficace nei centri urbani complicherà qualsiasi processo di rimozione e avrà più elevati danni collaterali.

by Marco Vicenzino

http://www.huffingtonpost.com/marco-vicenzino/confronting-isis-through-_b_5804618.html

15 settembre 2014