L’ Onav, l’Organizzazione nazionale degli assaggiatori di vino, è sbarcata a Bruxelles aprendo una sorta di ambasciata per meglio seguire l’azione della politica europea. È la prima sezione ufficiale ONAV costituita all’estero e ad oggi conta una sessantina di associati, guidati dal delegato Roberto Scalacci, con lo scopo di essere punto di riferimento per la promozione del vino italiano nel cuore dell’ Europa.
“Non è un caso se abbiamo voluto che la prima delegazione estera fosse a Bruxelles”, ha spiegato Vito Intini, presidente di ONAV, “perché riteniamo necessario essere presenti laddove ogni giorno sono prese decisioni importanti in tutti i settori produttivi, tra cui quello enologico che rappresenta, per l’Italia, un vero patrimonio. Un’esperienza importante per l’associazione che diventa fondamentale anche per la neonata Consulta nazionale del vino italiano, di cui ho l’onore di essere tra i fondatori”.
Il lavoro svolto e le competenze acquisite da ONAV grazie alla delegazione di Bruxelles diventano infatti preziose per ciò che la Consulta si propone come obiettivo, ovvero promuovere il vino italiano e la sua cultura millenaria attraverso azioni concrete sostenute in modo unitario da tutte le associazioni aderenti al progetto.
Si tratta di una sezione attiva e vitale, che ha già organizzato tre diverse sessioni di corsi e diplomato quasi 60 assaggiatori.
“Questi numeri ci hanno dato notevole soddisfazione”, ha raccontato Roberto Scalacci, delegato ONAV Bruxelles, “perché dimostrano l’interesse crescente per la cultura enologica del Bel Paese, a tutti i livelli. La riprova è la partecipazione ai corsi di molti funzionari della Comunità europea”.
L’espansione all’estero è solo cominciata. Grazie all’esperienza di Bruxelles, le sezioni ONAV all’ estero sono infatti destinate ad aumentare: oltre a quella già attivata a Shanghai, prossimamente saranno inaugurate nuove delegazioni negli Usa, in America del Sud e in altre importanti capitali europee.
di Federica Voza
22 Luglio 2015