La Custodia in Terra Santa come modello. «L’attitudine dialogante, il rispetto per l’altro, l’accettazione delle diverse identità religiose e culturali e la vocazione del pluralismo sono gli elementi di forza della Custodia» di Terra Santa dei Francescani e «i tratti distintivi dell’Italia moderna e del genio italiano». Lo ha detto il ministro degli Esteri, Angelino Alfano, intervenendo alla Conferenza internazionale sugli 800 anni della presenza francescana in Terra Santa alla Pontificia università Antonianum a Roma, promossa dal Salvatore Martinez, presidente dell’Osservatorio sulle minoranze religiose nel mondo e sul rispetto della libertà religiosa dello stesso ministero degli Esteri italiano.
«Quando noi italiani abbiamo seguito questa natura pluralistica, abbiamo progredito e ci siamo affermati nel mondo», ha aggiunto il ministro rilevando che la «politica estera e la diplomazia italiane traggono ispirazione da questo principio I luoghi sottoposti alla Custodia di Terra Santa dei francescani sono i luoghi della nostra patria e della nostra identità fisica e spirituale», ha sottolineato il ministro.
La Conferenza ha l’obiettivo «non solo di ricordare gli 800 anni della Custodia francescana in Terra Santa, ma ricordare gli ideali di libertà e l’impatto dell’opera diplomatica e azione di dialogo in uno dei quadranti tradizionalmente più delicati e complessi del mondo, una regione in cui a distanza di secoli l’odio settario è ancora purtroppo diffuso, in cui i terroristi di Daesh hanno massacrato donne e uomini e in cui i cristiani sono stati costretti a fuggire dalla regione culla del cristianesimo». Per questo, ha concluso Alfano, «commemorare la Custodia acquista senso profondo di politica estera».
E nella sessione pomeridiana della Conferenza alla Farnesina non è mancato un messaggio del Pontefice. «Sull’esempio di san Francesco si diffondano ovunque l’amicizia, la solidarietà e la pace»: ha infatti auspicato Papa Francesco nel messaggio, a firma del segretario di Stato Vaticano, card. Pietro Parolin, inviato alla Conferenza internazionale che si tiene oggi a Roma e domani ad Assisi, in occasione degli 800 anni della Custodia di Terra santa.
Come riferisce l’Osservatore Romano, il Papa rivolge agli organizzatori, ai relatori e ai partecipanti il suo «beneaugurante pensiero ed esprime il suo compiacimento per il tema scelto: ‘Il dialogo tra culture e religioni nella promozione della pace, in un momento delicato della vita della città di Gerusalemme, simbolo per tutti di pacifica convivenza tra popoli e religioni diverse». Dal Pontefice anche l’esortazione a «un autentico servizio alla vita e alla dignità della persona, tenendo in considerazione la diversità delle culture, delle tradizioni religiose e delle provenienze, come pure le ricchezze umane e spirituali, che esigono di essere accolte con rispetto».
La conferenza, promossa dall’Osservatorio sulle minoranze religiose nel mondo e sul rispetto della libertà religiosa del ministero degli Esteri italiano, si era aperta nella mattinata alla Pontificia università Antonianum, con un incontro sul tema: «Da San Francesco a Papa Francesco: la profezia di un mondo riconciliato», moderato da Marco Tarquinio, direttore di «Avvenire».
Dopo i saluti del rettore dello stesso ateneo pontificio, suor Mary Melone, sono seguiti gli interventi del ministro degli Esteri, Angelino Alfano; del presidente dell’Osservatorio sulle minoranze religiose nel mondo e sul rispetto della libertà religiosa, Salvatore Martinez; dello storico e giornalista Franco Cardini; dell’ex sindacalista e poi già presidente della Camera dei Deputati, Fausto Bertinotti; di Abdellah Redouane, segretario generale del Centro Culturale Islamico Italiano; del rabbino David Rosen, direttore della Jewish Advocacy Organization. Le conclusioni sono state affidate al card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali.
Nella sessione pomeridiana svoltasi nella sala conferenze del Ministero degli Esteri, sono interventi il custode di Terra santa, padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa; l’ambasciatore di Israele in Italia, Ofer Sachs; il sindaco di Betlemme, Anton Salman.
L’evento di confronto internazionale proseguirà domani ad Assisi sul tema «Il francescanesimo in Terra santa, dalle origini alla contemporaneità. Parole e gesti». Il primo appuntamento è previsto, alle ore 9, nella basilica papale di San Francesco sul tema: «La Tomba: eredità di una missione fraterna». Interverrà padre Mauro Gambetti, custode del Sacro convento. Sono poi previsti i saluti di padre Giulio Michelini, preside dell’Istituto teologico di Assisi; del sindaco della città, Stefania Proietti; di mons. Domenico Sorrentino, vescovo di Assisi- Nocera Umbra -Gualdo Tadino. Seguirà un incontro, moderato dal direttore dell’” Osservatore Romano”, Giovanni Maria Vian, al quale prenderanno parte padre Francesco Patton, Custode di Terra Santa; ed Ernesto Galli della Loggia, storico ed editorialista del «Corriere della Sera», Andrea Maiarelli, archivista e docente dell’Istituto superiore di scienze religiose di Assisi, e padre Giuseppe Buffon, ordinario di storia della Chiesa moderna e contemporanea all’Antonianum.
di Patrizia Marin
22 Dicembre 2017