L’Italia interessa alla Qatar Airways. La compagnia aerea del Golfo non solo ha aumentato i suoi collegamenti con il nostro Paese, ma ha pure messo gli occhi sul vettore Meridiana. È soprattutto il mercato ad attrarre l’attenzione del gruppo del Qatar. Proprio per consolidare la sua presenza sul mercato del Belpaese, Qatar Airways ha incrementato la sua offerta aerea sull’Italia con un aumento del 35% di posti sulle rotte di Roma-Fiumicino e Milano Malpensa con la recente introduzione dei velivoli A330 e B787 Dreamliner, e con un incremento del 70% di capacità per i voli che fanno scalo a Venezia con l’utilizzo dell’A330.
A tracciare il quadro non solo dell’attività ma dell’essenza stessa del gruppo aereo e dei suoi programmi è stato l’amministratore delegato, l’emiro Akbar Al Baker, nel corso di una affollata conferenza stampa a Roma.
Il vettore del Qatar, con questo consolidamento verso le tre città italiane assicura complessivamente 35 voli settimanali con il nostro Paese.
Con i nuovi orari da Roma, Milano e Venezia ci saranno coincidenze attraverso l’hub di Doha, l’Hamad International Airport. Lo scalo è al centro di importanti investimenti per un considerevole ammodernamento che porta la firma di diversi professionisti e imprese pure del nostro Paese. Il potenziamento dei collegamenti è da mettere in relazione anche all’Expo Milano 2015.
“L’Italia è per noi un mercato molto importante, sia per il traffico leisure che business, e non escludiamo altre evoluzioni. Se città come Roma e Venezia, simboli della storia e della cultura di questo meraviglioso Paese, attirano ogni giorno migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo, Milano, dove hanno sede molte aziende internazionali, rappresenta anche il cuore commerciale dell’Italia”, ha detto Akbar Al Baker. Per cui “aumentando la capacità su tutte le rotte italiane abbiamo deciso di rispondere adeguatamente alla crescente domanda sulla destinazione in un anno che vedrà Milano e tutto il Paese al centro del mondo per Expo 2015”.
Ma l’emiro a capo di Qatar Airways, rispondendo ad una domande sulla possibilità di incrementare ulteriormente la presenza del vettore in Italia, senza mezzi termini ha risposto che “siamo schiavi delle autorità italiane: saremmo contentissimi di avere più destinazioni perché ci sono molto opportunità di espansione”. E poi ha aggiunto che il presidente del Consiglio Matteo Renzi “sta cercando di favorire le opportunità di business e questo sarà di grande beneficio economico per l’Italia e per gli italiani quando ci sarà concesso di espanderci”, sottolineando così l’interesse per il nostro Paese.
Restando in Italia, l’amministratore delegato di Qatar Airways ha confermato che il vettore italiano Meridiana è al vaglio della compagnia aerea del Golfo, che ha già avviato la due diligence per valutare un possibile investimento nell’aviolinea italiana. “Studiamo qualsiasi opportunità e ora stiamo esaminando la Meridiana per vedere se ci sono sinergie. Saremo ben contenti di aiutare Meridiana anche per creare posti di lavoro italiani”, ha proseguito Al Baker, ricordando che “noi non investiamo in base a come le compagnie sono state gestite. Se investiamo, vogliamo creare una cultura aziendale simile alla nostra e vogliamo vedere le sinergie. Abbiamo investito, ad esempio, in Aeg perché è una linea aerea ben gestita, ben piazzata che poteva creare sinergie”.
Spostandosi sullo scacchiere internazionale, l’amministratore delegato della compagnia aerea del Golfo Qatar Airways non ha omesso di lanciare una frecciata frontale ai vettori americani, che nei giorni scorsi avevano accusato quelli arabi di beneficiare di aiuti di Stato. “Sono stati loro ad aver voluto Open Skies, che ha globalizzato il trasporto aereo, e fin quando ha fatto loro comodo ne hanno beneficiato, se si considera che il 46% degli utili delle 250 compagnie aeree di linea nel mondo sono frutto delle prime tre compagnie aeree americane. Ma ora che sentono il fiato sul collo di una concorrenza di alto profilo, con servizi aerei di qualità come quelli allestiti da Qatar Airways, tentano di attaccarci con accuse infondate. Il fatto è”, ha proseguito secco Al Baker, “che i vettori Usa operano con molti aerei del secolo scorso e stanno perdendo quote di mercato soprattutto nel segmento di alta gamma, proprio perché non sono in grado di offrire servizi di alto livello. Vorrei solo ricordare che Qatar Airways è stata pioniera nell’allestire poltrone-letto nelle classi di bordo superiori, seguita poi da British, Emirates ed Etihad. Questo significa aver compiuto un forte investimento per essere davvero, come siamo, una compagnia aerea a 5 stelle”, ha concluso l’emiro. Insomma, per Akbar Al Baker “nessun Paese dovrebbe proteggere le compagnie di bandiera. Credo che le limitazioni nazionali nel trasporto aereo debbano essere riviste perché la concorrenza fa bene a tutti”.
Qatar Airways, che fa parte dell’alleanza Oneworld, offre un servizio di livello superiore, che ha aiutato la compagnia a diventare la migliore al mondo in un tempo relativamente breve. Il vettore del Golfo serve 146 destinazioni e dispone di una flotta di 157 aeromobili. Tra le novità del 2015 ci sono anche voli su Amsterdam, Zanzibar, Durban (Sudafrica) e tre città del Pakistan.
di Dario de Marchi
30 Maggio 2015