Giovani italiani in Australia per imparare sin dalla vendemmia a fare vino. E per giunta retribuiti. “Da settembre si può cominciare a programmare uno stage per fare la vendemmia in Australia e partire già dal prossimo gennaio. Questa esclusiva opportunità la offriamo ai giovani che conoscono l’inglese, vorrebbero migliorare la propria conoscenza nel mondo del vino e hanno meno di 29 anni”, ha spiegato Raffaele Maiorano, presidente dell’Anga, l’organizzazione dei Giovani Agricoltori di Confagricoltura, presentando i programmi di tirocini professionali retribuiti della sua organizzazione.
Conoscere il vino nel suo complesso, grazie anche a una maggiore informazione e divulgazione delle sue proprietà organolettiche, ai nuovi stili di vita di consumatori più attenti a qualità, genuinità e varietà e capaci di valutare, è diventato quasi un ‘must’ per chi intende intraprendere la propria professione in questo settore.
L’esperienza può essere svolta sul campo o in cantina come operatore (cellarhand), assistente di laboratorio o svolgere entrambe mansioni.
“Un’occasione per accrescere e migliorare, mettendole in pratica, le precedenti conoscenze individuali”, ha precisato Maiorano.
La vendemmia, in Australia, nelle zone più calde comincia già a metà gennaio, mentre nelle altre aree tra febbraio e marzo. Sono tantissime le regioni dove poter svolgere il proprio tirocinio: da Barossa Valley a North Tasmania, da Riverina a Limestone Coast.
Comune denominatore per tutto il vino australiano, hanno fatto presente i giovani di Confagricoltura, è quello di essere un prodotto ‘high tech’: in cantina e in laboratorio l’impressione è quella di una ‘fabbrica’ di vino: tutto perfetto, 24 ore su 24.
Il progetto proposto dai Giovani di Confagricoltura permette di farsi un’esperienza all’estero sul campo quasi a costo zero. È però necessario poter certificare la propria esperienza pratica.
Lo stage, ha ricordato l’Anga, è remunerato e, con la retribuzione del proprio lavoro, si rimborseranno in gran parte le spese anticipate (iscrizione, costi amministrativi, viaggio, visto e assicurazione) e in più si compierà un importante investimento sul proprio futuro professionale.
Il regime di lavoro è certamente impegnativo: durante la vendemmia anche 10/12 ore al giorno per sei giorni. Le tecniche enologiche australiane sono molto diverse da quelle italiane, a partire dal marketing fino alla cultura del lavoro, che è di stampo anglosassone e segue il criterio del fare profitto insieme, promuovendo lo spirito di squadra e il lavoro in team.
“Non promettiamo un lavoro o un’occasione di guadagno”, ha concluso il presidente dei giovani di Confagricoltura, “ma assicuriamo una importante opportunità di formazione e di crescita personale e professionale da cogliere al volo”.
di Eleonora Albertoni
12 Agosto 2015