La notte delle stelle cadenti quest’anno sarà uno spettacolo unico quello che si preparano a dare le stelle cadenti. Per vedere qualcosa di simile bisognerà aspettare 3 anni, fino all’agosto 2018. Intanto, se in queste notti qualcuna comincia ad affacciarsi, le stelle cadenti più attese dell’anno, le Perseidi (sciame meteorico che prende il nome dalla costellazione di Perseo, nell’emisfero Nord), diventeranno sempre più numerose e la notte fra 12 e il 14 agosto offriranno uno spettacolo davvero eccezionale sfrecciando luminose in un cielo completamente buio. Grazie alla luna nuova non ci sarà, infatti, la luce della Luna a disturbarle.
Una settimana di desideri da esprimere sotto una pioggia di stelle cadenti. Basta alzare gli occhi al cielo ed è possibile ammirare lo sciame meteorico delle Perseidi, fenomeno che si verificherà nel massimo del suo splendore tra il 10, la notte di San Lorenzo, fino al 14 agosto, ha detto Luciano Anselmo, ricercatore del laboratorio di dinamica del volo spaziale dell’Istituto di scienze e tecnologia dell’informazione del Cnr di Pisa. La variabile annuale dipende dal momento in cui la Terra interseca nella sua orbita lo sciame di meteore delle Perseidi.
“Sono piccole particelle di un millimetro che vengono perdute dalla cometa Swift-Tuttle, che ogni 133 anni compie un giro intorno al Sole”, ha spiegato Anselmo ricordando che “a causa di eventi particolarmente violenti, di espulsione di materiale nel corso del tempo, le particelle formano una nube lungo l’orbita della cometa Swift-Tuttle. E quando la Terra, durante il suo corso intorno al Sole, passa attraverso questa nube, in periodi ben specifici di ogni anno, allora le particelle entrano in contatto a grande velocità (quasi 60 chilometri al secondo) con la nostra atmosfera e prendono fuoco, ad una altezza superiori agli 80 chilometri nell’alta atmosfera, formando così una scia luminosa visibile ad occhio nudo”.
Secondo l’esperto l’ora migliore per vederne il maggior numero possibile è prima dell’alba. Tuttavia, gli eventi più spettacolari sono concentrati intorno alla mezzanotte, quando ci sono meno stelle cadenti e le scie luminose sono più intense perché le traiettorie sono più radenti all’atmosfera terrestre. Ma non c’è bisogno di fissare lo sguardo solo a nord perché le stelle cadenti le “lacrime di San Lorenzo”, sono visibili in quasi metà del cielo.
Così astronomi, astrofili e appassionati del cielo sono già allerta, pronti a partecipare alle tante serate dedicate alle stelle cadenti in tutta Italia. Fra gli appuntamenti più famosi ci sono i ‘‘Calici di stelle”, che uniscono la passione del cielo a quella del vino. ‘‘L’importante è cercare di allontanarsi dalle luci delle città; l’ideale sarebbe in riva al mare o in montagna, per chi è in vacanza”, ha osservato l’astrofisico Gianluca Masi, responsabile del Virtual Telescope.
Per Paolo Volpini, dell’Unione Astrofili Italiani (Uai), “si può cominciare al alzare gli occhi fin da adesso in cerca delle prime scie luminose. Ma non bisogna stancarsi di aspettare e riprovare ogni notte, fino a quella fra il 12 e il 13 agosto”. La pazienza, insomma, è d’obbligo anche perché le stelle cadenti saranno più visibili nella seconda parte della notte, dalla mezzanotte in poi.
Secondo la leggenda, i cinesi già nel 40 a.C. erano a testa in su ad osservare le stelle cadenti. Segno di sventura per gli antichi, tradizione di speranza per noi contemporanei, la notte del 10 agosto regala da sempre, uno spettacolo suggestivo.
La tradizione vuole che le cosiddette meteore altro non siano che lacrime, versate da San Lorenzo durante il suo supplizio. Le gocce di dolore, che oramai vagano eternamente nei cieli, scendono sulla terra nel giorno in cui il santo morì, creando un’atmosfera così magica e carica di speranza, da regalar fortuna a chi le vede.
Per un’altra leggenda le ‘stelle cadenti‘ sono invece i fuochi su cui arse vivo il santo. Anche se la storiografia ricorda che San Lorenzo non morì bruciato ma decapitato, la tradizione popolare non rinuncia a questa sua convinzione, e ne tramanda la leggenda: “San Lorenzo dei martiri innocenti casca dal ciel carboni ardenti”, canta una filastrocca veneta.
Nel resto del mondo occidentale la lettura del fenomeno, pur essendo meno mistica, non manca certo di fascino e romanticismo. ‘‘Star light, start bright: la prima stella che vedo, potrei, esprimere un desiderio stasera vorrei”, recita uno stornello famoso nel mondo anglosassone. Ogni anno, quindi, dalle spiagge salentine agli eucalipti del Wiruna park australiani, il mondo si prepara a guardare in direzione nord-ovest rispetto alla stella polare, verso la costellazione di Perseo. E tutti pronti ad esprimere un desiderio.
di Dario de Marchi
9 Agosto 2015