Oggi prendiamo la linea arancione della metropolitana di Tokyo, la linea Ginza, sino al capolinea fermata G19 Asakusa.
Asakusa è una zona situata a nord – est dal centro, un tempo cuore della città vecchia, qui la meta della giornata, “da non perdere” come consigliano tutte le guide, è il Tempio Sensoji.
Uscendo dalla metropolitana si intuisce subito che la zona è meta turistica, ad accoglierci sorridenti ragazzi muscolosi, che in maglietta e calzoni aderenti, con una sorta di grembiule e dei particolari stivaletti “infradito” propongono subito un giro del quartiere a bordo dei risciò da loro trainati. Non ce la siamo sentita, preferiamo passeggiare in autonomia.
Pochi passi e ci troviamo davanti al Kaminarimon, il Cancello del Tuono, meraviglioso enorme portale esterno del Tempio Sensoji, al centro pende una enorme lanterna di carta rossa, qui il rosso, mio colore preferito, è la tinta dominante.
Ai lati del portale due enormi statue, sono i demoni guardiani che proteggono il tempio, il loro aspetto è abbastanza inquietante, hanno uno sguardo feroce e schiacciano sotto i piedi i “demoni malvagi” che vorrebbero profanare il luogo sacro, i loro occhi brillano incutendo timore, ma nello stesso tempo rassicurano i devoti che sanno di essere sotto la loro protezione.
Il Kaminarimon venne costruito intorno all’anno 942, è stato distrutto molte volte, e la versione attuale è quella ricostruita nel 1950. Moltissimi i visitatori stranieri e giapponesi, anche qui incrociamo molte giovani coppie che oggi hanno indossato il kimono tradizionale, passeggiano mano nella mano e si scattano foto ricordo davanti al Cancello del Tuono per poi recarsi al Tempio dove compiono i gesti della preghiera: si lavano le mani e si sciacquano la bocca alla fontana del drago, in ogni tempio c’è una fontana predisposta solo a questo uso, vietato bere questa acqua, poi accendono degli incensi in un’enorme braciere, ed infine arrivano nella sala principale che ospita la statua della dea Kannon e immagini di Budda – Kannon, qui si raccolgono in preghiera.
La leggenda narra che nel 628 due fratelli pescarono in mare la statua d’oro della dea Kannon, la rigettavano in mare ma questa tornava sempre nelle loro reti, quindi il luogo venne consacrato alla divinità con la nascita del tempio nel 645.
Dal Cancello del Tuono alla sala principale del Tempio un viale dedicato allo shopping, qui il turista che ama acquistare souvenir può trovare una quantità di piccoli negozi dove sono in vendita oggetti creati apposta per i turisti, dalle calamite ai pannelli in stoffa, dai dolci tipici giapponesi a splendidi kimono con tutti i loro accessori, sino ad oggetti in argento e pietre semi preziose. Anche noi, da brave turiste, abbiamo fatto alcuni acquisti…
Il Tempio principale e altri piccoli templi sono disseminati all’interno di un bellissimo parco, con angoli rilassanti ed ombreggiati, antiche tombe e naturalmente un piccolo stagno con rocce, fiori di loto, piccole cascate e tantissime carpe gigantesche arancioni, gialle, grigie, ed alcune con delle bellissime sfumature blu e verdi.
L’atmosfera del luogo è magica, passeggiare in questo parco, con questo splendido sole è rilassante, ma è arrivata l’ora di pranzo e ci addentriamo per le stradine di Asakusa alla ricerca di uno dei tanti piccoli ristoranti dove mangiare del sushi, buonissime alghe e un’immancabile brodino caldo che accompagna tutti i piatti, non abbiamo ancora ben capito con cosa venga fatto questo brodo, il sapore è buono e preferiamo non indagare.
Infine per chiudere la giornata un giro per il quartiere Asakusa, stradine tranquille, con casette piccole di massimo 3 piani, negozi, botteghe, parrucchieri, ristorantini e gelaterie…. Tante persone che passeggiano senza fretta, proprio alle spalle delle nuove e moderne strade dove negli ultimi 50 anni sono stati edificati palazzi moderni ed il traffico scorre veloce e frenetico.
Passeggiamo tranquillamente godendo una vecchia Tokyo alla luce del tramonto mentre le botteghe chiudono, i turisti si avviano per rientrare in albergo e qualcuno inizia ad uscire per una serata fuori in compagnia degli amici.
Tokyo, 6 settembre 2014
di Eleonora Albertoni