«È nostro compito e dovere nei confronti dell’industria italiana avviare nel corso del Semestre di Presidenza Italiana dell’UE un processo per arrivare all’indicazione geografica dei prodotti non agricoli»: lo ha detto Sandro Gozi, Sottosegretario agli Affari Europei della Presidenza del Consiglio, a margine della sua audizione al Parlamento Ue, a Bruxelles, nella corso della quale ha affrontato il tema dei segreti commerciali, dei marchi d’impresa e del controllo delle merci in transito, «molto sentito in Italia perché si collega alla lotta alla contraffazione che vogliamo portare avanti».
Gozi ha poi spiegato che «il Parlamento Europeo ha compreso il difficile accordo raggiunto in Consiglio che dà la possibilità di controllare le merci contraffatte in transito». Un tema che «verrà portato avanti con determinazione dalla Presidenza italiana perché risponde a una delle esigenze forti dell’industria italiana, che più risente della contraffazione».
Soddisfazione l’ha poi espressa anche per «la reazione alla nostra volontà di come tutelare le indicazioni geografiche dei prodotti non agricoli, ulteriore risposta alla tutela della qualità italiana».
Le reazioni di deputati, ha spiegato ancora Gozi, sono «molto positive», cosa che «servirà quando apriremo il dibattito nel Consiglio Competitività per avere più spinta ad avviare un processo che deve diventare normativo e non solo un dibattito».
Insomma, ha aggiunto l’esponente del Governo di Roma, «uno degli obiettivi del Semestre di Presidenza Italiana dell’Ue è quello di avviare il processo della creazione di norme comuni di tutela dell’indicazione geografica per i prodotti non agricoli. La discussione sul cosiddetto “made in” sarà introdotta già nel prossimo Consiglio Competitività del 25 e 26 settembre a Bruxelles.».