Passa da Verona il nuovo “ponte” tra le due sponde del Mediterraneo che Veronafiere ha lanciato per unire i mercati del settore costruzioni sulle due rive del Mare Nostrum. Lo si può dire analizzando numeri e risultati della quattro giorni della prima edizione di “MS Marmomacc Samoter Africa and Middle East”, che ha portato in Nord Africa e, in particolare, a Il Cairo la filiera del marmo e delle macchine da cava e da cantiere .
L’Egitto rappresenta una porta d’accesso naturale per tutti i mercati dell’Africa e del vicino Medio Oriente e, con 12 miliardi di dollari di investimenti previsti solamente per i lavori di raddoppio del Canale di Suez, ci sono ottime opportunità per le aziende del building che internazionalizzano il proprio business.
“È per questo”, ha spiegato Giovanni Mantovani, direttore generale di VeronaFiere, “che tre anni fa è nato il progetto di ‘MS Marmomacc Samoter Africa and Middle East’ che ci ha visto lavorare a fianco dei nostri partner egiziani Art Line ed Expolink, e con il supporto fondamentale delle istituzioni nelle persone di Maurizio Massari, ambasciatore italiano in Egitto, e di Massimiliano Sponzilli, direttore dell’Agenzia ICE a Il Cairo. Questa prima edizione della fiera ha centrato i nostri obiettivi e abbiamo già fissato sul calendario la prossima, dal 2 al 5 novembre 2015, insieme a Projex Africa, nuovo salone dedicato edilizia, materiali innovativi e costruzioni sostenibili”.
Il direttore Mantovani, membro del Business Council Italo-Egiziano, ha incontrato a Il Cairo Mounir Fakhry Abdel Nour, ministro egiziano per l’Industria e il Commercio che nel 2013, a VeronaFiere, compì la prima visita ufficiale all’estero durante ‘Marmomacc, la fiera internazionale di marmi, tecnologie e design dell’ente fieristico scaligero.
17 dicembre 2014
di Valentino Vilone