Ritorna il piacere degli abiti confezionati a mano e su misura. A Roma “Arte Sartoriale 2017”, la kermesse dell’abito su misura promossa dall’Accademia Nazionale dei Sartori, è infatti l’appuntamento annuale dei maestri artigiani provenienti da tutto il Paese, ispirato al connubio tra eleganza e contemporaneità, che si è tenuto a Roma domenica 25 giugno alla Lanterna di Fuksas, la struttura in vetro e acciaio di Via Tomacelli, che ha ospitato il nuovo lusso del terzo millennio, rigorosamente “fatto a mano”, Made in Italy di qualità.
Per realizzare un abito completo occorrono circa 30.000 punti, per un pantalone tra le 8 e le 10 ore, mentre per una giacca il tempo necessario è molto di più, fino a 50 ore: questi numeri riassumono il lavoro che c’è dietro “Arte Sartoriale 2017”: si tratta della sfilata di presentazione delle nuove collezioni autunno/inverno e primavera/estate dei Maestri Sarti dell’Accademia Nazionale dei Sartori.
Il campione del rugby Andrea Locicero ha aperto la kermesse in giallo chiaro, colore must della stagione. Ventidue indossatori hanno presentato 110 capi (60 da uomo e 50 da donna), frutto della passione e della dedizione dei 75 maestri sarti che hanno partecipatp all’evento e dei loro Atelier.
Per l’uomo tornano i cappotti con il collo di pelliccia, i colori si schiariscono e la passerella si illumina delle nuance del giallo e del rosso, per la sera rigorosamente l’abito scuro. Tessuti pregiati: dal cashmire ai pettinati particolari, alla ricercatezza nelle fantasie. Lo spezzato rimane un must per l’uomo: il beige non tramonta e rinasce con accostamenti allo spigato della giacca. Ritorna l’abito gessato e il Principe di Galles. Immancabile il doppiopetto, ma anche il monopetto con nuovo vigore.
Per la donna i colori moda sono chiari, rosati e gialli, con una prevalenza della tinta unita. Presenti anche le novità degli abiti da sera, eleganti e raffinati, nelle classiche tinte scintillanti.
Ma moda, stile ed eleganza a parte, il rilancio della sartoria tradizionale vuole anche dire nuove opportunità di lavoro per giovani creativi e la valorizzazione di antichi mestieri, sempre più a rischio di sparizione.
di Eleonora Albertoni
28 Giugno 2017