È un trompe-l’œil onirico dalle dimensioni imponenti, una gigantesca installazione in cui la moda sembra dialogare con l’architettura, in cui Dior incontra nuovamente Versailles. Firmata Pierre Delavie – artista visivo famoso per le sue opere monumentali, che ha inoltre recentemente decorato la facciata del Grand Palais a Parigi – l’immensa tela Dior che ricopre il padiglione Dufour a Versailles è una magnifica scenografia di pietra e vegetazione in cui rivivono le maggiori creazioni della Maison, immortalate dai più grandi fotografi: «modifico leggermente la realtà affinché ci appaia in maniera sorprendente e non convenzionale. Cerco di aprire delle finestre su nuovi orizzonti di cui possiamo riappropriarci», confida l’artista.
«Inserendo una silhouette Dior tra due portici del Boschetto del Colonnato, si svela un’armonia naturale. Come se il nostro inconscio collettivo si aspettasse di sentire il fruscio degli abiti che sfiorano le colonne.», spiega Pierre Delavie.
In effetti, si tratta di una vera e propria finestra che dal Cortile Reale si affaccia sui giardini, e più precisamente sul Boschetto del Colonnato, che è necessario osservare da diverse angolazioni: « da molto lontano, in mezzo ai viali alberati, da cui la monumentalità dell’edificio invade tutto il campo visivo; lungo la Corte d’Onore, dove si mantiene una percezione di entrambi i lati. E dal Cortile Reale, da cui si riescono ad osservare meglio i particolari e il finto cancello in primo piano. È la successione dei punti di vista che provoca la sorpresa », descrive Pierre Delavie.
Attraverso questa tela, Dior rende omaggio ai legami che, sin dalla sua fondazione, uniscono la Maison al palazzo del Re Sole. Cercando di restituire alla Francia l’orgoglio perduto durante i cupi anni della guerra, Christian Dior trova spontaneamente in Versailles – nell’architettura maestosa e nelle grandi feste del XVIII secolo, nel lusso dei particolari e nell’eccellenza del savoir-faire che ne rese possibile la costruzione – un punto di riferimento fondamentale e una fonte di ispirazione per il proprio lavoro. I suoi modelli emblematici si chiamano Trianon, Versailles, o sono fotografati da Willy Maywald nel Cortile d’Onore del castello. Un’influenza che pervade tuttora lo spirito della Maison e delle creazioni di Raf Simons, direttore artistico delle collezioni donna, che, in occasione dell’ultima sfilata haute couture, ha presentato una visione moderna dei seicenteschi abiti a panier. Come in un suggestivo gioco di specchi e di influenze incrociate, oggi è Dior a vestire la reggia di Versailles, luogo di raffinatezza che ispira da sempre le sue creazioni.
1 settembre 2014
da Comunicato Stampa