Trasformare l’attore in un personaggio della sceneggiatura è uno dei compiti del costumista di scena che lo deve “vestire” in modo prefetto, consono e corrispondente allo svolgimento della trama e dell’epoca in cui si svolge l’azione. La “Fondazione Annamode” di Roma ha realizzato per “Euroma2” un progetto con un percorso didattico-formativo proprio sul mestiere del costumista di scena e sul lavoro svolto da una sartoria cinematografica o teatrale.
Le curiosità e le domande, soprattutto dei più giovani, sono tante: come si realizza un costume di scena? da chi e come viene vestito un attore? chi taglia e cuce un abito cinematografico?
Le risposte vengono dall’originale e quasi reale set di “Euroma2”, all’Eur, un’utile occasione per scoprire, apprendere e magari “rubare” segreti. Una opportunità che può aiutare in casa, per le giovani sartine (ne esistono ancora?), ma anche per cercare sbocchi occupazionali in uno dei tanti teatri di posa nati a Roma e nella sua periferia, a partire dagli Studios di Cinecittà, l’Hollywood teverina o altrove.
L’esposizione della Fondazione Annamode è divisa in sezioni fotografiche e didattiche che accompagnano il visitatore ad incuriosirsi sul lavoro che viene svolto dietro le quinte al fine di trasformare l’attore in un personaggio.
È risaputo che i migliori artigiani al mondo sono in Italia. Da tutto il mondo, infatti, vengono a realizzare i costumi dei film in Italia e in particolare a Roma dove, da sempre, esistono i migliori fornitori cine-teatrali. Non solo abiti, ma anche scarpe, parrucche, gioielli e attrezzeria vengono realizzati e noleggiati qui da noi.
Una tradizione artigianale, un’attività manuale certosina ma anche molto professionale tramandata di generazione in generazione. Un mestiere deve essere conservato e trasmesso ai giovani che devono conoscere ed appassionarsi a questa suggestiva attività. Non solo sarti, ma anche modiste, bustai, tintori, calzolai sono necessari per realizzare un costume di scena.
Per questo la “Fondazione Annamode”, nata su iniziativa di Teresa Allegri nel 2012 con lo scopo di promuovere e diffondere la cultura della moda e del costume di scena, è oggi riconosciuta a livello nazionale dal Ministero dei Beni e della Attività Culturali. Con questa iniziativa didattica intende portare a far conoscere ai visitatori del centro commerciale “Euroma2” il percorso creativo di un costume di scena e, in particolare, quello realizzato per Elena Sofia Ricci nel “Caravaggio” televisivo di Angelo Longoni, su disegno della costumista Lia Francesca Morandini nel 2007.
Il percorso della Fondazione Annamode prevede la divisione nelle seguenti aree fotografiche e didattiche: bozzetti, documentazione, materiali e campionatura, sartoria e sotto strutture, laboratorio e trattamenti, costumi in scena.
È inoltre prevista una zona informativa con archivio fotografico e multimediale della storia della Fondazione Annamode, Sartoria Annamode e video. Nelle varie aree, oltre a foto dell’argomento specifico, saranno inseriti gli scritti esplicativi delle diverse fasi del lavoro, oltre all’esposizione di tre manichini vestiti con il costume di scena nelle sue fasi di lavorazione, dal cartamodello, alla realizzazione in ghinea e al costume finito.
Completano l’esposizione un pannello di lavoro con materiali vari (stoffe, passamanerie e altro) che possono essere toccate dai visitatori e che gli permettono di avere un contatto fisico con il costume.
13 ottobre 2014
di Patrizia Tonin