L’Italia regge la sua terza posizione nel mercato europeo del lusso e del tax free dello shopping, nonostante la crisi economica. Per la prima volta in sei anni, il mercato europeo del tax free shopping ha infatti presentato una crescita che si è posta al di sotto delle aspettative, mantenendosi stabile sui livelli dello scorso anno nei primi nove mesi del 2014. Il calo degli acquisti dei turisti russi, diretta conseguenza dell’indebolimento del rublo e della delicata situazione politica che il Paese sta attraversando, pesa sulle dinamiche dello shopping in tutte le più importanti città europee. È questa la principale evidenza emersa dalla presentazione di Global Blue all’annuale appuntamento con l’Osservatorio Altagamma.
Il mercato del tax free shopping in Europa vale 40 miliardi di euro e il 72% di questo è concentrato in quattro Paesi: Francia, Gran Bretagna, Italia e Germania. Se nei primi nove mesi dell’anno la Francia si è confermata la meta preferita dei globe shopper extra Ue (23% degli acquisti tax free), seguita dalla Gran Bretagna (18%), l’Italia continua a detenere saldamente la terza posizione nella classifica dei Paesi europei più apprezzati dai turisti internazionali, con il 16% degli acquisti tax free complessivi. Chiude la classifica la Germania, che assorbe il 15% del mercato del Vecchio Continente. Protagonisti nei primi nove mesi di quest’anno sono i turisti cinesi, che rappresentano il 27% del tax free shopping europeo e crescono dell’11% rispetto allo stesso periodo del 2013. I russi segnano un calo del 12%, ma conservano la seconda posizione tra i top spender in Europa. Diminuiscono anche gli acquisti dei giapponesi (-15%), principalmente a causa degli effetti negativi del cambio, e crescono a sorpresa i turisti provenienti dal Kuwait: pur rappresentando solo il 3% del tax free in Europa, registrano un balzo del 19%, ben oltre le aspettative.
Le previsioni per il 2015 vedono la ripresa del tax free shopping con una crescita compresa tra il 3% e il 5%, trainata soprattutto dai cinesi per i quali è atteso un aumento tra il 5 e il 10%. Secondo Global Blue, dovrebbe inoltre rallentare il calo degli acquisti dei russi, che nella migliore delle ipotesi potrebbe essere inferiore al -5%. L’ Italia si conferma anche quest’anno il terzo mercato europeo per il tax free shopping, con una quota del 16%. Sebbene gli acquisti dei russi siano calati meno nel nostro Paese rispetto alla media delle altre destinazioni europee (-8%), l’impatto della loro diminuzione ha avuto un peso maggiore sul nostro mercato.
In Italia, infatti, i Russi sono i top spender e valgono il 26% del mercato totale. I cinesi rappresentano la seconda nazionalità per acquisti tax free (22%) e fanno segnare la crescita maggiore (+15%). I giapponesi (4%) confermano anche in Italia il trend negativo degli acquisti (-9%) che hanno fatto registrare in tutta Europa. I coreani (4% del mercato) sono la nazionalità che presenta la performance migliore nei primi nove mesi dell’anno (+23%). Questo trend è determinato dalla forza del won e dal grande interesse da parte dei turisti di questa nazionalità per gli outlet, comparto che sta vivendo una fase di forte crescita (+16% tra gennaio e settembre 2014). Nei primi nove mesi del 2013 la Francia si conferma la destinazione preferita per i globe shopper, con una quota pari al 23% del mercato europeo (+3% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente). La buona performance di questo mercato è diretta conseguenza del numero inferiore di turisti russi che visitano la nazione. I top spender sono i cinesi, con il 35% delle vendite. Gli altri principali acquirenti sul mercato francese sono americani (5%), cittadini di Hong Kong (4%) e giapponesi (4%), anche se questi ultimi fanno segnare un calo degli acquisti del 15%, in relazione alla svalutazione dello yen.
La Gran Bretagna mantiene la seconda posizione della classifica del Tax Free Shopping europeo, nonostante nei primi nove mesi dell’anno abbia fatto registrare un calo del 3%. I turisti provenienti dal Medio Oriente continuano a essere i top spender con una quota del 28% e un incremento del 6% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso.
La presenza dei turisti mediorientali cresce soprattutto negli outlet. In seconda posizione si confermano i cinesi, facendo registrare un 25%. E proprio dai cinesi ci si attendeva una performance ancora più forte per quest’anno, dettata anche dalla politica di maggiore facilità di emissione delle carte Visa avviata nel Paese, trend che potrebbe verificarsi nei prossimi mesi. La Germania si conferma la quarta meta preferita dai globe shopper internazionali, con un peso pari al 15%, nonostante un calo dell’1% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. La performance negativa del comparto gioielleria e orologeria, dovuta anche al calo degli acquisti da parte dei russi rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (-11%), ha determinato l’andamento complessivo del mercato. I cinesi si confermano la nazionalità top spender sulla scena tedesca, con il 33% delle vendite tax free.
16 ottobre 2014
di Dario de Marchi