Sostanziosa boccata d’ossigeno per i settori della moda e del design in Lombardia, due parti integranti e determinanti del “Made in Italy” nel mondo. “La Regione Lombardia destina 3,5 milioni di euro, che muoveranno investimenti pari a circa 7 milioni, per la realizzazione del “Piano d’azione pluriennale per la moda e design 2014-2015“, ha infatti annunciato Mauro Parolini, assessore al Commercio, Turismo e Terziario di Regione Lombardia, presentando un sistema articolato e sinergico di azioni rivolte alla moda e design, legati alla creatività nei settori del Commercio, Turismo e Terziario.
“Per l’attuazione del piano su moda e design“, ha spiegato l’esponente della Giunta Regionale, “è previsto il coinvolgimento di partnership cheassicureranno un valore aggiunto agli interventi, intercettando gli stakeholder dei settori in oggetto”.
Gli interventi vogliono creare contatti e azioni comuni tra le diverse aree di competenza dell’Assessorato: creatività e attrattIvità dei territori, digitale e moda, commercio e valorizzazione dei designer, anche in vista di Expo 2015.
“Uno dei principali obiettivi che la Regione vuole raggiungere”, ha detto l’assessore, “è la creazione di eventi e di luoghi complementari e successivi all’evento espositivo: una sorta di ‘Fuori Expo della creatività’ realizzato grazie alle proposte di iniziative avanzate da privati e associazioni, realtà cultuali e università, enti locali e media che rimodellano i territori su moda e design“.
Il Piano intende creare un rapporto virtuoso tra imprese utilizzatrici della moda e i fornitori digitali. “Il mondo digitale”, ha sottolineato Parolini, “rappresenta, infatti, il più importante agente accelerante degli ultimi anni in cui le aziende della moda sono approdate alla dimensione online sperimentandone le varie declinazioni: dal sito web alla sfilata in streaming, fino ad arrivare ai più recenti strumenti e servizi che spaziano dalle app, pensate per fidelizzare gli utenti, allo showroom online, senza dimenticare il processo di digitalizzazione che stacambiando le fasi creative e produttive”.
“Valorizzare i creativi emergenti sperimentando un rapporto di contaminazione con il sistema della distribuzione”, ha concluso l’assessore, “è un’altra sfida che vogliamo vincere perché completa idealmente le politiche già adottate in materia di design, che mettono invece in contatto giovani designer e mondo della produzione”.
30 settembre 2014
di Dario de Marchi