La grande sfida del “pret-a-porter” internazionale è il ritorno ai tessuti naturali e di qualità, eliminando quelli sintetici e inquinanti come nylon, poliestere e acrilici. La Turchia è in prima fila con l’ eco-cashmere ricavato dalla soia e di alta qualità, al tatto identico ai pregiati filati, ma naturale al 100 per cento. Nel Paese vengono realizzate da diversi anni le collezioni di alcuni tra i più importanti brand internazionali. Ma alla fornitura di manodopera si sta affiancando la produzione di tessuti interamente ‘Made in Turkey’ e stanno nascendo case di moda che hanno l’ ambizione di diventare marchi internazionali.
Per realizzare il ‘cashmere vegetale’ “si utilizza un complesso processo chimico”, ha spiegato Tahir Haytoglu, fondatore e presidente dell’azienda ‘Soya Silk’, che da 12 anni si occupa della produzione di filati dalla soia. “Il tessuto diventa morbido, resistente, traspirante e in grado di bloccare i raggi Uv”, ha raccontato Haytoglu.
La soia è una pianta leguminosa e viene usata principalmente per scopi alimentari (olio, farina, semi). Il processo di filatura prevede diversi procedimenti chimici: dopo averne estratto l’olio e le proteine, vengono formate le fibre di soia attraverso un processo di filatura e bagnaggio in acido.
“La qualità è molto più alta rispetto all’acrilico e sono biodegradabili”, ha spiegato Haytoglu, “c’è un crescente interesse verso questa tecnologia, ho creato la mia collezione ‘Soya Silk’, distribuita in Turchia e in alcuni Paesi europei, e offro inoltre la mia consulenza e il mio supporto ad aziende europee che vogliono produrre le loro collezioni in Turchia con tessuti vegetali”, ha raccontato Haytoglu.
Nei centri commerciali di Istanbul campeggiano i grandi brand della moda, soprattutto italiani e francesi: la Turchia, oltre a esportare abbigliamento per quasi 16 miliardi di dollari l’anno, sta aumentando in modo esponenziale il livello di import nel settore del fashion.
L’aspirazione di chi per tanti anni si è occupato di moda a Istanbul è di ideare e produrre le proprie collezioni. Ed è una sfida che si è posta Yesim Gulsel, managing director della Jasmin Agency Istanbul (JAI), sul mercato da oltre 15 anni, e che si occupa di organizzare la produzione in Turchia di importanti maison italiane e francesi.
“Con i miei collaboratori, stiamo per lanciare Kandy Colors, un brand che si pone l’obiettivo di utilizzare solo tessuti naturali, come seta, tencel, rayon e soia, specialmente quest’ultima per la sua morbidezza, particolarmente adatta a chi ha problemi di pelle sensibile”.
“Stiamo entrando nel mercato turco e americano con le nostre collezioni ispirate alla natura, tra disegni floreali e chiffon di seta e ci auguriamo di poter offrire ai nostri clienti abiti di alta qualità, prodotti con tessuti naturali”, ha spiegato Yesim Gulsel.
di Patrizia Tonin
5 Maggio 2015