Cos’è “in” e cosa è “out”? Per saperlo basta digitare su Google. E si scopre che i bikini con i lacci sottili non sono più di moda. Mentre le gonne di tulle e i pantaloni da jogging vanno a ruba. Google per la prima volta ha pubblicato un rapporto sulle ricerche fatte dagli utenti del suo motore di ricerca e che nei prossimi anni usciranno ogni sei mesi. La mossa mette in luce la strategia del gruppo che vuole diventare un punto di riferimento nell’e-Commerce, andando oltre i tradizionali servizi di ricerca e di piattaforma di pubblicità.
Nel suo primo documento, Google distingue tra tre categorie: i vestiti a “crescita duratura” (come i pantaloni da jogging), le ossessioni del momento come le magliette con le emoji e le felpe con immagini di cavoli toscani disegnati al centro e, infine, i prodotti stagionali, come le tute.
Inoltre ha dedicato una sezione opposta: prodotti in declino costante (dopo un grande successo), vestiti stagionali in declino e infine capi fuori moda. Ma il rapporto ha anche un altro scopo commerciale.
Lisa Green, a capo della divisione fashion e lusso del colosso, ha detto che ha iniziato a collaborare con diversi marchi, tra cui Calvin Klein, per aiutarli a inserire nei loro piani di vendite i dati in real time di Google.
Da tempo Google sta lavorando nel mondo dell’e-Commerce con diversi servizi: da una parte Google Shopping, che permette di confrontare i prezzi dei diversi venditori online; dall’altra Shopping Express, che permette agli utenti di comprare prodotti da venditori locali e riceverli lo stesso giorno o il giorno successivo a casa. Ma Mountain View per ora non riesce a raggiungere la potenza di gruppi come Amazon e Alibaba o di Yoox e Net-a-Porter.
di Patrizia Tonin
3 Maggio 2015