I fari del Sistema Moda Italia restano puntati sulla Russia, un mercato fondamentale per il Made in Italy. Nonostante la brusca frenata dovuta alla congiuntura geopolitica negativa, Mosca resta insomma una destinazione importante per l’export italiano. Nel corso del 2015 il Sistema Moda Italia insieme a ICE ha messo a punto un piano di attività finalizzate, quantomeno, “ad arginare le emorragie che ci sarebbero state sicuramente”, fondato su incontri, corsi di formazione, indagini macroeconomiche e sociologiche. Sono stati poi organizzati in Italia 230 incontri tra buyer e aziende, come ha spiegato Federica Dottori, direttore dell’area dedicata alla internazionalizzazione di Sistema Moda Italia.
Chiuso il programma del 2015, “dopo un anno focalizzato sulla Russia, l’idea era quella di ripartire fino a incrociare i segnali di ripresa che dovrebbero arrivare nel secondo semestre del 2017”. Per il 2016, ha aggiunto, “non rifaremo tutte le attività dello scorso anno, ovvero l’indagine macro e quella sociologica, formazione al venditore, sia a direttori di showroom sia ad addetti alla vendita dei negozi che avessero in vendita dei marchi italiani. Abbiamo pensato di riproporre l’attività più concreta, senza nulla togliere alle missioni all’estero: una edizione di solo incoming di buyer perché è il momento di capire che non solo dobbiamo vendere il prodotto di moda ma l’italian lifestyle. Il prossimo anno, rispetto al 2015, vorremmo mettere a punto un temporary showroom per tutti quei marchi che non hanno lo showroom a Milano. tutto questo avverrà in concomitanza con le campagne vendite uomo, donna e bambino, tra gennaio-febbraio e luglio-settembre”.
A tale proposito Roberto Luongo, direttore generale dell’ICE, ha sottolineato che “abbiamo dimostrato vicinanza al mercato russo e questo è stato molto apprezzato”.
Ma non solo Russia per la moda italiana. Un altro paese d’attenzione sarà la Corea, dove i marchi più importanti del Made in Italy già sono presenti. A marzo è in calendario una missione del Ministero dello Sviluppo Economico che Sistema Moda Italia affiancherà. Una cinque giorni di seminari di formazione, incontri tecnici su regolamentazione, barriere tariffarie. “La Corea è un mercato più che maturo, non siamo pionieri per i più piccoli”, ha chiarito Dottori.
Per Stefano Festa Marzotto, consigliere dell’area promozione e internazionalizzazione di Sistema Moda Italia, “è stato portato avanti un lavoro in modo concreto e specifico, non a pioggia, ma con obiettivi precisi su quei mercati che avevano bisogno di aiuto in quel momento, che avevano opportunità di business ma che andavano aiutate, ad esempio in Usa e Brasile e altri paesi, in particolare Russia che è un’area che vale molto per il nostro settore, ma che ha avuto delle difficoltà oggettive. Aiuti che sono serviti per mantenere quote mercato o perderne di meno”.
di Patrizia Tonin
13 Dicembre 2015