Maggiore attenzione alla componente edonistica per comprendere al meglio il prodotto grappa. Queste le tendenze del mercato del distillato italiano per eccellenza che Elvio Bonollo, presidente dell’Istituto Nazionale Grappa, ha annunciato alla vigilia della tredicesima edizione di Grapperie Aperte, la manifestazione organizzata per domenica 2 ottobre dallo stesso Istituto in 28 grapperie di sette regioni italiane per promuovere e valorizzare il distillato di bandiera.
Dalla Val d’Aosta alla Toscana, in 28 realtà diverse si potranno scoprire i segreti della grappa e ascoltare dalla viva voce dei maestri distillatori le caratteristiche di ciascuna di esse, dai bouquet di profumi del territorio di origine ai consigli sul migliore abbinamento con prelibatezze di pasticceria, quest’anno insieme al distillato nel filo conduttore della manifestazione.
Interpellato su come sia cambiato in questi tredici anni il rapporto tra consumatori e distillerie, il presidente Bonollo ha detto che “c’è stata una evoluzione positiva. Rispetto alla prima edizione è infatti aumentato il numero dei consumatori che ha preso consapevolezza del mondo affascinante che sta alla base di ogni bottiglia di grappa. Se prima c’era la tendenza a scegliere una grappa semplicemente guardandone l’etichetta e considerando il fattore prezzo, oggi si sceglie ponendo molta più attenzione alla componente qualitativa ed all’azienda da cui proviene”.
Insomma ha aggiunto, “si consuma di meno, ma in modo consapevole ed informato di cosa si degusta. In questo processo virtuoso va riconosciuto il contributo determinante delle distillerie che si sono evolute valorizzando la presentazione dei propri distillati. Ferma restando la qualità e l’autenticità delle opere d’arte che ciascun distillatore si impegna con passione ad ottenere, le grapperia hanno scelto di dare sempre più importanza al packaging. In sostanza, la distilleria è più attenta alle richieste del mercato e il consumatore è più attento alle componenti sensoriali, riconoscendo la ‘sua’ grappa più facilmente quando questa si veste con un abito “originale e personalizzato”.
Per quanto l’evoluzione del consumo e le tendenze della grappa negli ultimi anni e quale atteggiamento ha il consumatore nei confronti del bere consapevole, secondo Bonollo ha detto che “per quanto riguarda le tendenze, oggi maggiormente rispetto al passato, si è scelto di privilegiare la qualità rispetto alla quantità. C’è stato un evidente aumento di attenzione alla componente edonistica di questo prodotto per il cui apprezzamento s’impone un atteggiamento sobrio e un consumo limitato e consapevole della grappa stessa”.
Ed ha proseguito rilevando che “oggi si sta più attenti ai dettagli e ai legami con il territorio; dal punto di vista sensoriale c’è una predisposizione a preferire grappe intense ma equilibrate con una preferenza crescente nella direzione del segmento delle grappe invecchiate rispetto a quelle giovani”.
Soffermando all’usanza di consumare la grappa dopo i pasti, il presidente dell’Istituto Nazionale Grappa ha espresso il suo consiglio sul momento giusto in cui berla. “Le migliori sfumature del suo carattere si apprezzano la mattina, quando i sensi non sono ancora influenzati da fattori esterni, ma il consumatore-tipo preferisce collocarla dopo il pasto perché evoca un momento di convivialità, assenza di frenesia e, soprattutto, coincidenza con il momento in cui a tavola si serve il dolce, abbinamento perfetto con il distillato di bandiera che quest’anno abbiamo altresì voluto inserire nei palinsesti delle grapperie aderenti a Grapperie Aperte perché si esaltassero a vicenda”.
di Leonzio Nocente
27 Settembre 2016