In occasione del 25 aprile, Festa della Liberazione, Bottega ha presentato la “grappa tricolore”, una bottiglia in vetro soffiato che riproduce al suo interno la bandiera italiana e che contiene una selezione di grappa di Prosecco.
Questa ricorrenza si presta a ricordare che nel corso della prima e della seconda guerra mondiale la grappa ha dato conforto ai nostri soldati, riscaldandoli nei lunghi inverni in trincea e contribuendo a regalare qualche momento di serena euforia.
In quegli anni difficili la grappa ha stretto un legame indissolubile con il tricolore e non a caso è stata coniata la definizione “distillato di bandiera”. Le grandi guerre del cosiddetto “secolo breve” l’hanno vista come protagonista discreta che dietro le quinte veniva impiegata non solo come bevanda per corroborare il corpo e l’anima. Era infatti destinata ad altri utilizzi non meno nobili. Serviva infatti come una sorta di tonico per massaggiare il corpo e rilassare i muscoli. Veniva aggiunta al latte o alle bevande calde per alleviare i primi sintomi delle malattie da raffreddamento. Veniva infine impiegata in situazioni di emergenza per disinfettare e pulire le ferite. In questo modo la grappa ha contribuito a salvare le vite di soldati, che sono stati medicati sommariamente prima di essere trasferiti in ospedale.
“Tricolore” è una bottiglia di pregevole fattura che vuole commemorare un momento storico. Realizzata in vetro soffiato, racchiude al suo interno una bandiera italiana, resa ancora più viva dai suggestivi giochi di trasparenza dell’acquavite in essa contenuta. La scelta di una selezione di grappa di Prosecco, morbida, profumata e dalla moderata gradazione alcolica (38°), richiama esplicitamente il nostro distillato di bandiera, che dalle Alpi alla Sicilia viene apprezzato dai consumatori italiani.
Ricordiamo che a partire dagli anni 80 Sandro Bottega ha creato per il marchio Alexander le prime bottiglie in vetro soffiato ad alto valore artistico. Mai banali, sono diventate degli oggetti da collezione, che contengono le migliori selezioni di grappa e che attraverso le forme comunicano dei messaggi. Dalla best seller “Grappolo”, per ricordare che la grappa ha origine dall’uva, a “Discovery”, per celebrare il coraggio dell’uomo e la scoperta dell’America. Le stesse bottiglie, realizzate in dimensioni giganti, sono diventate oggetto di una mostra itinerante, denominata “Art in grappa”. Con il patrocinio dell’Istituto Italiano di Cultura sono state esposte a New York, Montreal, Colonia, Barcellona, Madrid e Toronto.
Redazione
26 Aprile 2015