Gli appassionati della più solida e tradizionale cucina romana forse non ci metteranno mai piede. E, anzi, contesteranno quella considerano una eresia, un tradimento della pajata, della matriciana, della coratella. Ma è difficile contrastare l’incalzare di una moda, cui si associa pure la praticità di un cibo comodo, appetitoso e, dati i tempi che corrono, anche conveniente. Conquista sempre più consensi, infatti, il “finger food”, ossia il cibo da mangiare usando le dita, che permette di assaggiare tante prelibatezze diverse in una sola cena. I primi alimenti adottati dallo stile finger sono stati la pizza, le patatine fritte, i sandwich e la frutta. Ma adesso i piatti sono più elaborati e rendono una cena in piedi, con tante piccole portate veloci, una scelta creativa, divertente e gustosa.
Ed ecco la stilettata agli amanti della cucina tipica romana. A Roma Sud è arrivato “Finger“, il primo ristorante interamente dedicato, appunto, al finger food dove fermarsi a gustare le specialità della casa, a prezzi da fast food. Ma il nuovo ristorante sa del terreno minato che rischia di dover calpestare. E così “Finger” propone cucina tradizionale, ma rivisitata in piccole porzioni, da mangiare in piedi al bancone o seduti su sgabelli.
Lo chef, Giordano Coppari, non rimane chiuso in cucina, come di solito avviene nel ristoranti ma, tra una portata e l’altra, si intrattiene con i clienti per spiegare loro i piatti, con passione.
Speciale è l’idea del viaggio gastronomico che lo chef inventa e confeziona tutti i giorni. Ma niente menù: tutto viene creato al momento. L’idea e la pretesa sono quelle di fornire il meglio della cucina del nostro Paese. Dalla colazione alla cena, tutto servito in porzioni mini. Si sceglie tra mini hamburger di chianina, cacio e pepe con carciofi, trippa, trofie con mazzancolle e cipolla di Tropea, tartare al sugo al profumo di menta, pollo alla cacciatora, tanto per citarne alcuni.
Ardua la scelta del menù di “Finger” perché, appunto, è estremamente variegato e adatto ad ogni gusto. Tutti i piatti proposti possono inoltre essere portati via in appositi contenitori da asporto e mangiati camminando, come va tanto di moda negli Stati Uniti.
di Valentino Vilone
28 Gennaio 2015