Il mix è di quelli efficaci: vino e Vip.Per 10 giorni a «La Douja d’Or», in corso al Palazzo dell’Enofila di Asti, infatti, si degustano e si acquistano i 512 vini italiani, 43 Oscar, premiati al concorso nazionale. Spazi dedicati alle “perle” del territorio: aperitivi con l’Asti Spumante, Barbera in 115 varianti, Alta Langa Metodo Classico. Piatti & Dolci d’Autore, specialità gastronomiche, degustazioni guidate dagli esperti Onav per scoprire i tesori della tradizione italiana.
Insomma, nonostante gli allarmi sulla vendemmia e sulla perdurante crisi economica, a «La Douja d’Or» si continua a vedere il bicchiere mezzo pieno. «C’erano le condizioni per azzerare tutto, per tirare i remi in barca», ha detto Mario Sacco, presidente della Camera di Commercio e della sua Azienda Speciale, «abbiamo riflettuto a lungo e alla fine non ce la siamo sentita di spegnere i riflettori sul vino e sull’enogastronomia di qualità, tanto più ora che siamo alla vigilia dell’Expo e del Bicentenario di Don Bosco. Abbiamo rilanciato, convinti della bontà delle manifestazioni che, in questi anni, hanno conquistato passo dopo passo l’attenzione del pubblico e della stampa nazionale. Grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Asti, che da sempre ci sostiene, grazie alle associazioni di categoria e grazie ai nuovi partner che hanno creduto in noi, siamo riusciti a comporre un programma di altissima qualità, facendo nel contempo economia di spesa».
Il cartellone del «48° Salone Nazionale del Vino» è più che mai ricco e di qualità, a cominciare dal suo “cuore”: i 512 vini diplomati al concorso nazionale organizzato con il supporto tecnico dell’Onav. Rossi, bianchi o rosati, giovani, maturi o passiti, fermi o vivaci, con bollicine dolci o secche, non manca nessuno all’appello. Tutte le regioni italiane sono rappresentate ed il Piemonte svetta per numeri e varietà. Tutti i vini si degustano e si acquistano a Palazzo dell’Enofila.
Ampi gli spazi dedicati alle “perle” del territorio. La Douja dell’Asti con gli aperitivi alla frutta e le bollicine in purezza; la Douja della Barbera (115 etichette) e la Douja dell’Alta Langa brut Metodo Classico, produzione di nicchia del Sud Piemonte (17 etichette) da degustare insieme a prodotti tipici preparati dall’Agenzia di Formazione delle Colline Astigiane.
La rassegna del «Piatti & Dolci d’Autore» si conferma un pilastro della manifestazione. In cucina i ristoranti dell’Associazione Albergatori & Ristoratori Astigiani: Bandini, Laura’s Restaurant, Il Podestà, San Marco, Il Bagatto, Cà Vittoria, La Braja, La Grotta, Ametista, Il Cascinalenuovo. E i pasticceri di Confatigianato Asti: La Dolce Langa, Dolcevita, Barbero Vincenzo, Gelateria Fattorepiù, Dolce e Salato, Scagline, Panificio Piemontese di Scurzolengo. Costo 16 euro, prenotazioni via web.
Dieci le degustazioni sotto le stelle con le associazioni di categoria Confagricoltura, CIA, Confartigianato, CNA, Confcooperative, Confesercenti, Ascom-Confcommercio, Unione Industriale, Coldiretti e Confapi. Dieci le serate di degustazione organizzate dall’Onav con abbinamenti e temi inediti (dal Val di Noto all’Irpinia, dal Bacalà alla vicentina alla Riviera Ligure). Nello spazio Onav, da lunedì 15 a sabato 20 settembre ogni pomeriggio, anche il viaggio tra vini e prodotti tipici condotto dalle Camere di Commercio del Piemonte.
A Palazzo dell’Enofila è allestito il mercatino delle eccellenze gastronomiche di Asti fa Goal (27 aziende, a turno, con le loro specialità agroalimentari); ogni sera nel cortile dell’Enofila (area portici) si potranno inoltre degustare gelati artigianali a base di vini Doc e Docg, ideati dai maestri gelatieri di Confartigianato.
Il percorso si completa con il cartellone di eventi culturali ispirati al mondo del vino. Tanti gli ospiti e i relatori di valenza nazionale. Alla «Douja d’Or» si rifletterà sul ruolo dell’agricoltura in Piemonte con l’Università di Torino, Asti e Alessandria, i Salesiani di Don Bosco, la Fondazione Giovanni Goria e con giovani imprenditori che hanno scelto il mondo agricolo come orizzonte di vita: appuntamento sabato 13 settembre alla presenza del vice ministro alle Politiche Agricole, Andrea Olivero e dell’assessore regionale Giorgio Ferrero.
Martedì 16 settembre, in collaborazione con l’Associazione Astinnova, saranno presentate case history legate alle innovazioni tecnologiche per la filiera del vino e strategie di marketing del vino nell’Est del mondo che non utilizza Google. La recentissima assegnazione del Patrimonio Unesco ai paesaggi vitivinicoli di Langhe Roero e Monferrato sarà commentata dallo sguardo professionale, ironico e arguto delle piemontesi: Alessandra Comazzi (critica televisiva de La Stampa), Gabriella Bosio (esperta Auditel), Margherita Oggero (scrittrice), Roberta Ceretto (imprenditrice del vino), Francesca Poggio (presidente Donne del Vino del Piemonte), Simona De Paoli Chiarlo (architetto) e Maria Federica Chiola (architetto).
Il «Festival Collisioni», per la prima volta partner della manifestazione vinicola, porterà alla «Douja d’Or»: il cantante Max Pezzali, la vincitrice di Sanremo Arisa, lo chef Carlo Cracco, lo psichiatra Paolo Crepet, il cantante Enrico Ruggieri e per finire il big della musica italiana Claudio Baglioni. Conversazioni, racconti e ricordi in musica dal 14 al 19 settembre, con ingresso libero nella nuova area spettacoli allestita in corso Felice Cavallotti 47.
Sabato 20 settembre, andrà in scena «Zuppa di Latte», spettacolo del Teatro degli Acerbi ispirato all’omonimo racconto di Carlin Petrini.
Per la serata finale della «Douja d’Or» (domenica 21) il concerto della Mondovì Band.
Per gli amanti dell’arte, tappa fissa a Palazzo Mazzetti, dove è allestita la mostra «Asti nel Seicento» e a Palazzo dell’Enofila dove si potrà ammirare la mostra «Di vigna in vignetta» a cura delle Donne del Vino del Piemonte.
Non mancheranno le occasioni di riflessione sull’Educazione al Bere Corretto, in collaborazione con la LILT e con i Farmacisti astigiani.
La «Douja d’Or», inoltre, investe sull’addestramento professionale dei giovani grazie alla collaborazione con la scuola alberghiera di Agliano (Agenzia di formazione delle Colline Astigiane) e con il centro di formazione Forter dell’Ascom Confcommercio.
Domenica 14 settembre, un evento nell’evento: il «41° Festival delle Sagre Astigiane». L’appuntamento è atteso da centinaia di migliaia di persone che ogni anno, attratte dall’unicità della manifestazione, accorrono ad Asti per respirare le atmosfere autentiche del mondo contadino. S’inizia di prima mattina con la sfilata storica nelle vie cittadine animata da 3 mila figuranti in costumi d’epoca, a piedi, sui carri trainati dai buoi piuttosto che dai roboanti trattori “a testa calda”. Il museo vivente marcia, canta, balla, sorride e si dispera mentre rappresenta i momenti felici e tragici della vita in campagna: il lavoro, gli antichi mestieri, i riti religiosi, le guerre e le feste contadine.
L’edizione 2014 presDouja d’Orenta dieci nuovi temi, frutto del prezioso lavoro recupero della memoria portato avanti dalle pro loco: «Un’opera preziosa per la conservazione e la trasmissione alle generazioni future delle tradizioni che appartengono alle nostre splendide colline, ora patrimonio dell’Unesco», ha annotato Mario Sacco.
La sfilata accompagna gli spettatori nel villaggio gastronomico che quest’anno propone la bellezza di 87 piatti tipici della cucina monferrina. Dall’antipasto al dolce, il ristorante all’aperto più grande d’Italia. Solo ed esclusivamente ricette tradizionali, cucinate con materia prima di territorio.
A tutto questo si aggiungono le specialità di due pro loco “fuori porta” che quest’anno sono Gemona del Friuli (Udine) con gnocchi di polenta con formaggi e prosciutto di San Daniele, e Genova Voltri 2000 con le trenette al pesto di Prà e i canestrelli dell’Acquasanta. Prezzi alla portata di tutte le tasche, da 1,50 a 7 euro.
La giornata di festa si concluderà alle 21,30 alla «» con una serata dedicata ai bambini ed alle loro famiglie: lo spettacolo di clown «Basta un sorriso», a cura di L’Arte del Sorriso–I Nasi Rossi dell’Ospedale di Asti.
14 settembre 2014
di Alberto Ercoli