Il tartufo bianco più caro del mondo è andato ad Hong Kong. Lobato, cresciuto in profondità, dal profumo di miele e fieno, poco agliato, del peso di 900 grammi, ritrovato nel territorio delle Langhe Monferrato, è stato battuto nella 16.a asta mondiale del tartufo bianco per 100mila euro ed è stato aggiudicato da operatori cinesi di Hong Kong. L’asta si è tenuta in concomitanza con il raduno di un gruppo di amatori della città orientale che ormai da dieci anni si svolge in contemporanea con l’asta italiana.
Ad organizzare la manifestazione è stata la Regione Piemonte insieme all’Enoteca Regionale Cavour e all’Ordine dei Cavalieri del tartufo bianco, che ha sede nell’antico castello appartenuto a Camillo Benso Conte di Cavour, diventato patrimonio mondiale dell’Unesco.
Nell’asta sono stati assegnati ben sei lotti per un totale di 173 mila euro. Uno dei lotti è andato a Giovanni Rana, famoso industriale della gastronomia italiana, che si è aggiudicato un tartufo del peso di 620 grammi per 12 mila euro. L’imprenditore e parlamentare campano Angelo D’Agostino si è aggiudicato due tuberi di complessivi 600 grammi per 11 mila euro.
Il quinto lotto, un fungo di 520 grammi, è andato a Dong Zhenxiang, considerato lo chef cinese più bravo del mondo. Il primo dei funghi bianchi è stato assegnato a New York e ad aggiudicarselo è stato John Sulley, vicepresidente ristorazione della Royal Carribean, considerato che quest’anno per la prima volta l’asta si è svolta in contemporanea con New York, collegata da una nave da crociera in navigazione verso la baia della Grande Mela.
Il ricavato dell’ asta è stato devoluto in beneficenza alla “Fondazione Nuovo Ospedale Alba-Bra” e ad altre realtà benefiche del cuneese, mentre per quanto riguarda Hong Kong va alla “Mother’s Choice” che si occupa di bambini orfani e giovani madri in difficoltà. Mattatori di eccezione il comico Enzo Iachetti e la showgirl Elenoire Casalegno in qualità di battitori, davanti al mondo dell’alta cucina e di imprenditori e filantropi che si sono contesi a suon di rilanci con Hong Kong e per la prima volta con New York, i migliori esemplari del prestigioso tubero, mandati all’incanto con blasonati lotti di Barolo e di Barbaresco.
“L’asta è un momento fondamentale per la promozione del territorio, la cui immagine viene veicolata nel mondo attraverso il suo più prezioso prodotto, il tartufo”, ha sottolineato Tomaso Zanoletti, presidente dell’ Enoteca Regionale Piemontese Cavour, ricordando che “i risultati in termini di visibilità internazionale sono eccezionali e tutte le eccellenze di Langhe e Roero ne traggono beneficio. Anche quest’anno abbiamo riproposto il binomio tartufo e solidarietà, corroborato da un abbinamento ancora più accentuato con i grandi vini del territorio, rivelatosi molto interessante. La natura”, ha concluso Zanoletti, “quest’anno è stata molto generosa con il vino, un po’ meno con funghi e tartufi, ma abbiamo comunque proposto prodotti eccezionali che hanno stimolato l’interesse degli acquirenti”.
L’asta rappresenta uno degli eventi principali nell’ambito della Fiera Internazionale del Tartufo Bianco d’Alba, che si svolge dai primi di ottobre fino alla seconda domenica di novembre e che quest’anno ha registrato ben 60mila ingressi. Una stagione particolarmente difficile e “preziosa” per il tartufo bianco quella del 2015 e che rende ancora più pregiati i lotti assegnati. L’estate molto calda e poco piovosa ha, infatti, spostato in avanti la raccolta e reso più difficile scoprire i tartufi, il cui prezzo si aggira quest’ anno intorno ai 400 euro all’etto.
di Eleonora Albertoni
9 Novembre 2015