L’autenticità e l’artigianalità delle vigne Trentine vanno assieme con i vignaioli in mostra al prossimo Vinitaly per affermare la genuinità di una secolare produzione del territorio. “Siamo Vignaioli, orgogliosi di essere artigiani del territorio” è infatti lo slogan del nuovo Consorzio Vignaioli del Trentino, nato nel corso del 2015 dalla trasformazione dell’omonima Associazione, nata invece negli anni ’90.
La nuova realtà associativa, che fonda le proprie origini nell’arte della vigna che da secoli costituisce una delle anime del territorio del Trentino, è nata per rappresentare in maniera collettiva 60 vignaioli del Trentino, che coltivano circa 500 ettari sparsi su tutto il territorio trentino (Trento, Colline di Lavis-Pressano-Sorni-Faedo, Piana Rotaliana, Vallagarina, Valle dei Laghi, Val di Cembra, Val di Non, Valsugana, Val Rendena).
Dall’inizio del 2016 il Consorzio Vignaioli del Trentino ha avviato un progetto di promozione identitaria per far conoscere il territorio, i prodotti, le aziende e i volti dei produttori. Quello che i sofisti del vino chiamano pomposamente il terroir!
“Il vignaiolo non si limita a produrre vino, coltiva il territorio, coltiva il paesaggio e nel produrre vino produce cultura territoriale. L’opera del vignaiolo è spesso innovativa, ma affonda le sue radici nella tradizione. E, quindi, lo slogan ‘Siamo Vignaioli’ marca anche una distinzione rispetto a coloro che invece, pur legittimamente, producono vino in maniera industriale, forzando la natura, alterandone il corso e orientando il proprio posizionamento sul mercato ad una concorrenza di prezzo, invece che di qualità e riconoscibilità territoriale”, ha spiegato Lorenzo Cesconi, presidente del Consorzio e produttore lui stesso.
La distribuzione territoriale dei Vignaioli fa sì che all’interno del Consorzio siano rappresentanti tutti i territori e i vini trentini. Il Trentino è un territorio morfologicamente e climaticamente molto variegato: dal clima mediterraneo del Garda e della Valle dei Laghi al clima alpino delle Dolomiti. La base ampelografica è di conseguenza molto varia e anche la tipologia dei vini prodotti: dal metodo classico ai bianchi fermi, dai rosati ai rossi (anche con appassimento), fino al Vino Santo.
Il nuovo progetto identitario dei Vignaioli del Trentino affonda le radici su 4 valori: artigianalità, territorialità, qualità e sostenibilità dei prodotti. Artigianalità: il vignaiolo è artigiano di territorio. L’intero ciclo produttivo si esaurisce all’interno dell’azienda, quasi sempre familiare: coltivazione, raccolta, vinificazione, affinamento, commercializzazione. Territorialità: il vignaiolo vive di territorio, la sua azienda è “data”, le produzioni sono territorialmente riconoscibili. Qualità: il vignaiolo cerca di produrre vino di qualità/eccellenza, produce meno per produrre meglio. Sostenibilità: il territorio è la materia prima del vignaiolo e per questo va tutelato e conservato. Per farlo si cerca di produrre in modo pulito e rispettoso dell’ambiente;
Sono soci del Consorzio solo i vignaioli, cioè le aziende che rispettano determinati requisiti: coltivano le proprie vigne, imbottigliano il proprio vino e curano personalmente il proprio prodotto; vendono tutto o parte del raccolto in bottiglia, con il proprio nome ed etichetta; rinunciano all’acquisto di uva o vino a fini commerciali, salvo l’acquisto di uva soltanto per estreme esigenze di vinificazione. Il Consorzio e i consorziati sono al contempo associati alla Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti, la quale è sua volta socio fondatore della Confédération Européenne des Vignerons Indépendants (CEVI).
Il Consorzio è presieduto da Lorenzo Cesconi, coadiuvato dal vicepresidente Nicola Zanotelli e da un direttivo composto da Clementina Balter, Devis Cobelli, Enzo Poli. L’organismo è nato per rappresentare i vignaioli del Trentino in maniera collettiva, organizzare e gestire servizi, fornire consulenza e formazione ai soci, promuovere il loro lavoro e il loro prodotto, intraprendere un percorso autonomo di promozione dei vignaioli trentini. È stata sottoscritta una convenzione con la “Fondazione Edmund Mach” di S. Michele all’Adige per la consulenza agronomica ed enologica per un percorso di crescita collettiva sulla strada della qualità e della sostenibilità delle produzioni. Il Consorzio sarà presente al Vinitaly nel padiglione 8 stand C8/C9, desk da 1 a 20.
di Eleonora Albertoni
6 Aprile 2016