Caffè Propaganda cambia pelle e trova il suo concetto di avanguardia contemporanea: far sentire l’ospite parte integrante di un nuovo scenario catapultandolo in un mondo di alchimie alcoliche e di meraviglie create da una cucina rigorosa e personale. Maurizio Bistocchi, Daniele Quattrini ed Edoardo Caracciolo, già patron del Caffè Propaganda fin dall’apertura avvenuta a fine del 2011, aprono la sfida al secondo quinquennio di vita del locale e investono nuovi capitali nel suo restyling e nuove energie per rafforzarne l’affascinante bellezza.
Per dare maggiore enfasi alle due anime del locale, quella dedicata ai cocktails e quella consacrata alla ristorazione, lo spazio viene suddiviso più nettamente in due aree: la prima sala, che acquista spazio e coperti, rimane il regno del re del mixology romano Patrick Pistolesi, bar manager, coadiuvato da Livio Morena, bar tender, insieme al loro team, mentre una porta di ferro e vetro, ombreggiata da una tenda rosso carminio, introduce nella zona ristorante, più raccolta e curata per dar maggiore importanza al servizio e alla piacevolezza della cucina. Qui una rinnovata illuminazione e nuovi arredi, fanno da cornice alle proposte gastronomiche dello chef Fabio Pecelli, un giovane veterano delle cucine della capitale che, a meno di trent’anni, ne ha già 15 di lavoro sulle spalle tra importanti esperienze in ristoranti stellati (come il Reale di Niko Romito o il Giuda Ballerino), responsabilità da executive chef (Pastificio San Lorenzo) e da resident chef della scuola di formazione culinaria Coquis – Ateneo della Cucina Italiana.
Due anime in un solo luogo ove poter disegnare e vivere la serata ideale: il cibo come accompagnamento a vini, distillati e cocktails o l’esatto contrario, in cui la proposta del buon bere ruota intorno ai piatti dello chef. Un gioco delle parti, in cui il filo conduttore è l’Avanguardia nel gusto, che sia di un piatto o di un drink.
Ogni luogo nel mondo che valga la pena di essere ricordato, che sia una grande città o un posto sperduto tra le montagne o nel deserto, ha un hotel di charme ove soggiornare come l’antico Nacional de L’Havana o il Balmoral di Edimburgo. Ma che ne direste se esistesse un luogo che raccogliesse in sé le essenze di tutti? Qui al Caffè Propaganda ci sono riusciti: benvenuti all’”Hotel Avanguardia”, la carta dei cocktails che vi farà attraversare il mondo intero attraverso le camere d’albergo di varie nazioni e continenti, racchiudendo in ognuna, tra le sue carte da parati (che saranno storie nelle storie) e i suoi scenari da fiaba, un distillato d’eccellenza che ne rappresenta il cuore. Ogni stanza sarà rappresentata da racconti, suggestioni, profumi e sapori diversi e in essa verrà presentato un whiskey o un rhum, una vodka o un gin accompagnato dal cocktail che più di ogni altro lo rappresenta. Voltando pagina, della stessa stanza verrà presentata la sua evoluzione, cioè la sua anima all’avanguardia, con un cocktail di nuova concezione creato dal nostro bar manager Patrick Pistolesi.
In cucina Fabio Pecelli, un giovane veterano dei fornelli. Decide da ragazzino, mentre gli altri passeggiano oziosamente nei sabati pomeriggio, che invece il suo posto è in cucina. Comincia come una fascinazione, un innamoramento e ancora, come lui stesso racconta, non è passato: “Non sono mai stanco: cucinare è per me continua meraviglia. Di ogni piatto provo a immaginare come renderlo degno di essere ricordato. Questo è ciò che desidero: scardinare idee pregresse su un piatto e provare a regalare forti sensazioni gustative”. Cos’è l’Avanguardia nella cucina del nostro chef? L’aver fatto proprie le tradizioni e le tecniche per proporre piatti dal gusto immediato ma che rompano l’idea di un piatto come fosse un pregiudizio, donandogli in più un grafismo riconoscibile che riporta ai colori degli ingredienti. A sostenere la sua ricerca nelle materie prime, sono intervenuti i soci proprietari che hanno dato vita a Monterotondo a un vero e proprio orto biodinamico che rifornirà il Caffè Propaganda degli ortaggi e delle verdure necessarie come le misticanze. Partendo dalla selezione di farine, macinate a pietra, tutti gli alimenti utilizzati al Caffè Propaganda (tranne la pasta secca) vengono realizzati in cucina: dai pani ai grissini, dagli appetizer come il Sofficino ripieno o il Cono di broccoletti e pecorino a tutte le paste fresche.
Due importanti e blasonati professionisti del settore che hanno fatto della cura della sala e del personale nonchè della selezione e del servizio dei vini, sono stati chiamati dalla proprietà del Caffè Propaganda per imprimere un carattere riconoscibile al servizio e alla carta dei vini. Si parla di Enrico Camelio, formatore e professionista della sala, un vero guru della formazione giovanile e selezionatore per importanti gruppi alberghieri internazionali e di Valerio Capriotti, già direttore di sala e sommelier presso il bistellato Ciccio Sultano del Duomo di Ragusa (eletto Sommelier dell’anno da Identità Golose). I due in qualità di consulenti hanno selezionato ragazzi giovani, freschi e con un’innata capacità di offrire al cliente sempre la migliore accoglienza e ospitalità, mettendosi al servizio con disponibilità e semplicità. Per alcuni mesi saranno in sala personalmente per guidare il team. La carta dei vini offrirà prodotti non solo tradizionali e noti, ma anche vini “fatti con l’uva” – come ama dire Valerio Capriotti – vini che rappresentano un ritorno alla terra, all’origine e al lavoro dell’uomo: ogni sorso sarà un viaggio senza scorciatoie dove ritrovare l’essenzialità dei sapori e delle persone.
Un gioco di squadra per un team che si appresta a partire per un viaggio per lidi lontani, all’avanguardia.
Caffè Propaganda è nel cuore di Roma, a due passi dal Colosseo in Via Claudia 15, aperto dal Martedì alla Domenica dalle 12:00 alle 02:00 www.caffepropaganda.it
Redazione
19 Aprile 2017