Si inverte la tendenza al ribasso e sale la spesa a tavola degli italiani ad un importo di 1,7 miliardi di euro per i cibi e le bevande consumati al cenone di fine anno con un aumento del 6 per cento. E’ quanto emerge da un’analisi di Coldiretti/Ixè nel tracciare un bilancio del tradizionale appuntamento di fine anno che quasi due italiani su tre (64 per cento) hanno trascorso a casa.
La difficile situazione economica che ha indubbiamente pesato sulle scelte degli italiani, spingendo la maggioranza dei cittadini a preferire soluzioni casalinghe, pur senza rinunciare ai piaceri della tavola, anche in un momento di difficoltà economica.
Per le feste correnti si stima che sono saltati poco meno di 50 milioni di tappi di bollicine Made in Italy, ma dopo spumante e panettone, sul podio dei prodotti irrinunciabili della festa di fine anno sale sorprendentemente il cotechino o lo zampone che sono stati gustati a tavola da quasi tre italiani su quattro (73 per cento) spesso in accoppiata con le lenticchie (78 per cento).
Si stima che sono stati serviti 6,5 milioni di chili di cotechini e zamponi con una netta preferenza per i primi.
Il segno di una maggiore attenzione all’economia nazionale e alla sobrietà dei comportamenti viene anche dal fatto che le ostriche sono rimaste un must per appena il 9 per cento degli italiani, mentre l’8 per cento non ha rinunciato al caviale. Tra chi ha scelto di mangiare fuori il 9 per cento ha preferito il ristorante mentre il 5 per cento l’agriturismo dove è cresciuta la presenza di giovani che hanno trascorso la notte più lunga dell’anno nella tranquillità delle campagne facendosi tentare dalle golosità gastronomiche tradizionali presenti sulle tavole imbandite degli agriturismi senza farsi sconvolgere dalle chiassose feste in piazza e dalle lunghe serate delle discoteche.
Tra le nuove tendenze si è affermata l’apericena leggera e low cost da consumare nei pub o nei bar dove sempre piu’ spesso vengono organizzate feste e divertimenti.
di Dario Modena
1 Gennaio 2015