Carpenè Malvolti con i giovani studia la storia del Prosecco

prosecco_marcopolonews copiaCarpenè Malvolti e la Fondazione ITS Cerletti di Conegliano hanno fatto un check up della storia del Prosecco. E ne è nato un Prosecco in edizione speciale limitata. Nel segno della continuità, la storica cantina spumantistica e la Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove Tecnologie per il Made in Italy del comparto Agroalimentare e Vitivinicolo, hanno presentato una ricerca condotta dagli studenti della Fondazione – di cui Rosanna Carpenè è l’attuale presidente – e realizzata nell’ambito del pluriennale progetto “Generazioni DOCG”, fortemente promosso e sostenuto dalla quinta generazione della Famiglia Carpenè – quale virtuoso esempio di impegno sociale e culturale in stretta relazione e coerente sinergia con i percorsi formativi – per favorire l’alta formazione delle nuove generazioni e creare i presupposti per un loro futuro inserimento nel mondo del lavoro.

La presentazione del progetto di ricerca sulle “Generazioni DOCG” ha costituito una ulteriore significativa occasione, con cui Rosanna Carpenè intende sigillare la storica collaborazione tra la Fondazione, l’Istituto Cerletti (fondato dal suo trisavolo Antonio Carpenè nel 1876) la stessa famiglia e il territorio, ma soprattutto per stigmatizzare la necessità che l’attività sinergica tra istituzioni pubbliche ed imprese sia imprescindibile per la valorizzazione delle eccellenze Territoriali nonché per le dinamiche economiche, sociali e professionali.

Un’interazione, consolidatasi nel corso dei decenni, che ha portato l’istituto Cerletti ad essere centro di un polo della cultura enologica, cui partecipano anche l’Università di Padova, Veneto Agricoltura ed il Centro di Ricerca in agricoltura del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, riconosciuto ed altamente stimato a livello nazionale ed internazionale.

Coloro che oggi rappresentano le nuove generazioni dell’Istituto, future professionalità della viticoltura, del marketing territoriale, dell’enogastronomia e dell’enoturismo, sono stati, quindi, gli artefici di un importante progetto di ricerca, grazie al quale è stato possibile far emergere attorno al mondo del Prosecco un patrimonio di conoscenza, che è andato oltre l’analisi delle caratteristiche organolettiche e sensoriali del prodotto, immergendosi sino alle profondità estreme delle sue radici storico-culturali.

L’asset principale della ricerca è rappresentato appunto dall’approfondimento delle origini storiche e culturali del Prosecco e di come le stesse siano inscindibilmente diffuse e radicate nel Territorio di appartenenza e distribuite in due millenni di storia. Quanto emerso è il risultato di un approfondito lavoro di analisi documentale, di confronto con insigni studiosi, di raccolta di testimonianze, nonché di analisi etimologiche, che hanno permesso una ricostruzione storica dalla nascita sino ad oggi.

Gli studenti, inoltre, con evidente interesse verso il mondo dell’enologia e dell’agroalimentare – dopo aver studiato storia e ampelografia del territorio, grazie alla formazione multidisciplinare che offre il corso – hanno trovato altrettanto fervido interesse e sano entusiasmo nello spingersi oltre e scoprire quanto “valore storico-culturale” è insito nel mondo del Prosecco, la cui notevole portata vitivinicola ed economica sta caratterizzando in modo sempre più incisivo tutto il mondo del vino a livello internazionale.

Di conseguenza hanno studiato il mercato, individuandone le dinamiche in termini di domanda ed offerta e verificandone la segmentazione attraverso i diversi posizionamenti. Ed il passo successivo – grazie all’intuizione imprenditoriale di Rosanna Carpenè – è stato quello di farne scaturire la creazione di un nuovo prodotto, dalla valenza unica e storica.

La collaborazione tra pubblico ed impresa, ha fatto sì che questo progetto raggiungesse l’apice traducendosi quindi in un prodotto reale, così da dare la possibilità agli studenti di curarne e verificarne concretamente l’immissione nel mercato con i relativi impatti in termini di produzione, di marketing e commercializzazione, oltre che costituire un reale banco di prova per la formazione sin qui acquisita.

Con la lungimiranza che ha caratterizzato tutte le generazioni precedenti, Rosanna Carpenè desidera che l’azienda di famiglia interpreti sempre il tempo corrente ed anticipi il prossimo, producendosi continuamente in un’attività “pionieristica”, e lo ha fatto investendo sulla cultura e sul futuro. Quel futuro che gli studenti della Fondazione incarnano ed in favore dei quali si contribuisce, cercando di creare opportunità di formazione per un’affermazione sociale ed economica.carpene_marcopolonews copia

Così il progetto si è poi concretizzato con la messa in produzione di un vino spumante d’eccellenza, ai vertici della piramide qualitativa della produzione aziendale, di cui si prevede una tiratura limitata di appena 5.000 bottiglie, che rappresenterà la quintessenza e la sintesi dei valori fondanti caratterizzanti l’azienda dal 1868.

Il nuovo “frutto enologico” ha così debuttato in anteprima al Vinitaly.

Fra l’altro l’ITS per il comparto agroalimentare e vitivinicolo di Conegliano si è classificato primo in Italia tra gli  istituti del settore. Un risultato di tutto rilievo, calcolato sulla base di un notevole numero di indicatori: qualità della formazione, attrattività, processo di erogazione, rete interregionale, efficienza, placement. La componente determinante per la qualità del servizio sono le docenze di alto livello, provenienti in buona parte dal mondo delle Imprese e dall’Università, oltre che dalla scuola e da agenzie formative.

La Fondazione Istituto Tecnico Superiore per le Nuove tecnologie per il Made in Italy del comparto Agroalimentare e Vitivinicolo è stata istituita il 3 novembre 2010. Successivamente la Fondazione ha istituito il Corso di Tecnico Superiore per il controllo, la valorizzazione e il marketing del settore agroalimentare e vitivinicolo. Alla fine del corso la figura professionale è pronta per l’inserimento lavorativo e la formazione trasversale acquisita la rende profilata alle diverse tipologie delle aziende del settore agroalimentare ed enologico, indipendentemente dalle dimensioni organizzative e operative delle stesse.

 

di Eleonora Albertoni

25 marzo 2015