Lamberto Gancia, laureato in Scienze della Fermentazione, con specializzazione in enologia, presso l’Università della California, è stato a lungo presidente della Fratelli Gancia & C. oltre che di numerose realtà che ruotano attorno all’universo del vino, come Federvini, Federalimentare e il Consorzio Tutela Spumante dell’Alta Langa. Appassionato di sport, off shore e motori, ha messo a disposizione la sua passione e la sua esperienza, per condividere le sue conoscenze nel settore vinicolo con i lettori del Blog, anzi del “Wlog”, di Wineverse.
Dal suo ultimo post “Il giusto equilibrio, ecco spiegato il successo di un vino”
Dopo tanto leggere e parlare sui vini autoctoni, internazionali, strutturati, corposi, leggeri, equilibrati, sul frutto e sul rapporto qualità /prezzo ecco giunto il momento di introdurre un nuovo spunto che forse è la sommatoria di tutti i termini sopra elencati e che è il vero obiettivo del produttore per soddisfare il palato del consumatore:”Il punto di bevibilità”.
Il punto di bevibilità in effetti è la risultante di tutti gli sforzi che i vari produttori fanno nella produzione di vini, spumanti e frizzanti per soddisfare il palato del consumatore e fare in modo che i prodotti non rimangano nel bicchiere ed in cantina con la scusa che solo dopo tanti anni quando magari sono decrepiti diventino bevibili mentre sarebbe consigliato non aprirli in quanto valgono di più fin che sono in cantina!
Il punto di bevibilità vale sia per una grande vino corposo e di struttura che per un vino fresco e fruttato (dal barolo al chianti, al primitivo, al merlot al grillo allo chardonnay etc.) in quanto bisogna sempre ricordare che il vino è una bevanda complessa dove l’alcol, lo zucchero, i tannini, il ph, l’acidità e tutti gli altri elementi presenti sono quelli che danno il giusto equilibrio; il punto di bevibilità… continua a leggere
21 novembre 2014
Redazione