Il dolce per eccellenza della tradizione veneziana entra nella “Cucina del Senza”, ossia una gastronomia senza quegli orpelli che appesantiscono l’alimentazione e la dieta. Sono stati presentati a Venezia, nell’ambito di “Gusto in Scena”, i “Zàeti Senza“, prodotti dal Panificio Stella di Velo d’Astico (Vicenza), presente a “Seduzioni di Gola”, il salone che raccoglie alcune chicche delle eccellenze gastronomiche italiane all’interno di “Gusto in Scena”, manifestazione enogastronomica di portata internazionale, che si è tenuta l’1 e il 2 marzo 2015 a Venezia, alla Scuola Grande di San Giovanni Evangelista. La “Cucina del Senza” non è semplicemente un nuovo modo di cucinare, ma un nuovo modo di vivere, dove i piaceri della tavola incontrano finalmente anche quelli della salute.
Un’intuizione lanciata nelle ultime edizioni del “Congresso di Alta Cucina Gusto in Scena” e che si conferma protagonista di quest’ultima edizione, che per il tema proposto ha ottenuto anche quest’anno il patrocinio del Ministero della Salute e di Expo 2015. In seguito all’edizione 2014, molti chef stellati hanno inserito nei loro menu piatti “senza grassi o senza sale e dessert senza zucchero aggiunti” e ora “La Cucina del Senza” è alla sua prova più impegnativa: entrare nelle case dei consumatori e promuovere un nuovo stile di alimentazione.
“Gli Zàeti Senza”, ha spiegato Marcello Coronini, “sono il primo prodotto interamente realizzato secondo le regole de ‘La Cucina del Senza’. Sarà il primo di una serie di prodotti, perchè il nostro scopo è quello di fare entrare questo nuovo modo di pensare la cucina nella case di tutti gli italiani”. “Il prodotto che ci contraddistingue è lo ‘Zàeto Veneziano’, elaborazione di una ricetta manoscritta conservata nella biblioteca Bertoliana della città lagunare”, ha detto Silvano Stella e “l’idea di creare per la manifestazione di Venezia, nell’ambito de ‘La Cucina del Senza‘, un dolcetto senza zucchero aggiunto è venuta a Marcello Coronini durante un nostro incontro. Lo zucchero è stato sostituito dallo sciroppo d’agave, biologico nel nostro caso, raccomandato anche dall’associazione diabetici italiana per il bassissimo picco glicemico”.
Gli Zàeti sono un antichissimo dolcetto veneto che la tradizione ripropone in diverse varianti locali. Il nome deriva dal tipico colore giallo dato dalla farina di mais e dall’uovo usati per la preparazione di questo biscotto. Letteralmente il suo nome può essere tradotto con “Gialletti”. Un tempo questi dolcetti erano legati al carnevale, ma ai giorni nostri hanno perso questa particolarità. Infatti sono presenti nelle pasticcerie durante tutto l’anno e sono ritenuti di buon auspicio. Si possono accompagnare al vino Bianco di Custoza o al Vespaiolo di Breganze.
di Eleonora Albertoni
15 Marzo 2015