Donne del Vino alla Camera per corsi di wine marketing in rosa

Le Donne del Vino presentano in Parlamento una loro iniziativa per tingere ancor più di rosa con le wine manager le aziende vitivinicole italiane e i Consorzi. Aumentare le donne nei Consigli di amministrazione dei Consorzi del vino, perché attualmente sono meno del 10% le consigliere, mentre la norma introdotta dal Collegato Agricolo prevede una quota minima del 20% al primo rinnovo degli organismi di governance. È un gap da colmare visto che le dirigenti non mancano: sono il 26% le aziende vitivinicole condotte da donne, con medie superiori nelle aziende agricole rispetto a realtà industriali. Sono questi infatti gli obiettivi delle sei Master Class destinante alle wine manager promosse dall’Associazione nazionale Donne del vino e presentate alla Camera dei Deputati con la partecipazione di Luca Sani, presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati. «In una legislatura che si è occupata molto di vino, col Testo Unico e la norma sull’enoturismo, non tutte le norme sulla nuove figure professionali sono arrivate a compimento. Ma resta centrale il tema della formazione di professioni utili alle sorti dell’economia e del bere consapevole», ha detto Siani.

Le Donne del vino sono un’associazione senza scopi di lucro che intende promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi 770 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier, e giornaliste.

«Raccogliendo tutta la filiera produttiva siamo la più grande associazione di settore al mondo», ha spiegato Donatella Cinelli Colombini, presidente delle Donne del Vino, «e con questi corsi vogliamo valorizzare le competenze femminili e rendere operative le dirigenti nei Consiglio di amministrazione consortili. Per offrire ai territori carte vincenti nelle sfide di mercato. I primi corsi, da Nord a Sud, sono piccoli semi che faranno partire grandi cambiamenti».

Per “WinePeople”, «il successo del vino Made in Italy non può più prescindere dal coinvolgimento al massimo livello delle donne». Anche perché, secondo “WineMeridian”, «le donne del vino scelgono di partire dalle competenze, ed è tipico del femminile prepararsi alle grandi sfide con serietà».

«Le prime sei Master Class destinate alle wine manager prevedono corsi intensivi di 7 ore incentrati sulla comunicazione commerciale e i Consorzi di tutela; qualcosa di mai fatto prima, che porta un vento nuovo nel mondo del vino e punta a trasformare l’alto livello di formazione delle donne presenti nel comparto enologico in una carta di sviluppo immediatamente spendibile», come ha detto l’on. Sani.

Due gli obbiettivi principali: aumentare le donne nel CDA dei consorzi di tutela, che attualmente sono meno del 10%, e potenziare il marketing del vino puntando sullo storytelling.

La crescita di una classe dirigente femminile parte dunque dalla formazione e dalla consapevolezza che uomini e donne hanno cervelli diversi, che comunicano in modo diverso: lui per obiettivi, lei creando relazioni, come ha sottolineato il prof. Vincenzo Russo, dell’Università IULM di Milano.

Circostanza che può essere trasformata in un punto di forza, «uno stile femminile di vendere il vino che usa meno i contenuti tecnici e più il racconto dei luoghi e delle persone cioè lo storytelling», ha sottolineato la presidente Donatella Cinelli Colombini.

Oltre ai corsi sulla comunicazione, ci sono quelli sui Consorzi di tutela, cioè le organizzazioni che gestiscono DOC e DOCG sui territori. Si tratta delle prime master class mai realizzate in Italia per formare chi aspira a fare parte della leadership del vino.

Le donne dirigono il 28% delle cantine con vigneto e il 12% delle cantine industriali, il 24% delle imprese che commercializzano vino al dettaglio e il 12,5% di quelle all’ingrosso (dati Cribis- Crif). Eppure nei posti dove viene decisa la politica del vino, come i consigli di amministrazione dei Consorzi di tutela, scendono sotto il 10%. Una circostanza che dipende principalmente dalla scarsa propensione delle donne a candidarsi.

I corsi, che stanno per iniziare, hanno anche lo scopo di motivare una maggiore partecipazione. Avere donne nei consigli di amministrazione dei Consorzi, vero cervello delle denominazioni, dovrebbe suscitare un trascinamento in alto delle carriere femminili nell’intero comparto enologico.

Possono partecipare ai corsi sulla comunicazione produttrici, ristoratrici, sommelier, enologhe, giornaliste, wine blogger, responsabili di marketing e comunicazione di aziende vinicole. I corsi sui Consorzi sono invece destinati solo a chi lavora nelle cantine.

L’invito a iscriversi è rivolto, in prima battuta, alle 770 socie delle Donne del Vino e si allarga a tutto l’universo enologico femminile.

Classi di 25 persone al massimo per giornate full immersion, dalle 10-18 con una piccola pausa per un light lunch.

 

– Master Class sulla comunicazione del vino

I docenti arrivano da “WinePeople-WineMeridian”, una delle migliori agenzie italiane sulla formazione dei manager enologici: Lavinia Furlani, counselor filosofica e coach aziendale, esperta di comunicazione e di percorsi identitari. Andrea Pozzan, esperto di risorse umane e di percorsi di vendita.

Gli argomenti dei corsi:

  • La comunicazione della propria azienda passa dalla creazione della propria identità: come essere riconoscibili?
  • Il personal branding di una donna del vino: come costruire una immagine efficace
  • La vendita: come passare dal “fare il venditore all’essere un venditore”
  • Costruire un percorso di riconoscibilità aziendale per affrontare il mercato in continuo cambiamento
  • La comunicazione come strumento di vendita

Date e luoghi dei corsi di Comunicazione

  • 23 febbraio, Nord Veneto Cantine GIV Verona
  • 11 maggio, Centro Toscana Tenuta Il Corno San Casciano Val di Pesa (Firenze)
  • 26 ottobre, Sud Puglia

– Master Class sui Consorzi

Le lezioni saranno tenute da Fabio Piccoli, direttore responsabile di “Wine Meridian”, esperto di marketing del vino e di comunicazione internazionale. Stefano Campatelli, esperto di gestione e direttore di Consorzi di tutela.

Questi gli argomenti del corso:

  • Le normative nazionali e comunitarie per la produzione dei vini italiani
  • Il funzionamento dei Consorzi dei vini italiani
  • Le produzioni di vino e i mercati del vino in Italia e nel mondo
  • La valorizzazione e la protezione dei marchi collettivi dei vini italiani
  • Come costruire una identità territoriale e come comunicarla

Date e luoghi dei corsi sui Consorzi:

  • 27 aprile, Nord Cantine GIV Verona
  • 22 giugno, Centro Toscana Tenuta Il Corno San Casciano Val di Pesa (Firenze)
  • 30 novembre, Sud Puglia

Costo dei corsi:

Il costo per le non associate è di 200 euro più iva, per le Donne del Vino è di 150 euro più iva.

Il costo per la seconda persona della stessa azienda è di 100 euro più iva

È inoltre richiesto un contributo di 15 euro per il pranzo.

Per informazioni e prenotazioni: formazione@winepeople-network.com

Le Donne del Vino sono un’associazione senza scopi di lucro che intende promuovere la cultura del vino e il ruolo delle donne nella filiera produttiva del vino. Nata nel 1988, conta oggi 770 associate tra produttrici, ristoratrici, enotecarie, sommelier e giornaliste. Altre info sul blog: www.ledonnedelvino.com

Associazione Nazionale Le Donne del Vino – 02 867577 – www.ledonnedelvino.com – info@ledonnedelvino.com

di Dario de Marchi

01 Febbraio 2018