Si chiama WRT, acronimo di Wine Research Team, il nuovo orizzonte del vino italiano. Il progetto WRT apre infatti la nuova frontiera del vino Made in Italy nel mondo, dove è già un’eccellenza, promuovendo la ricerca scientifica applicata alla viticoltura e all’enologia italiana, con particolare attenzione alla sostenibilità, per produrre vini ancora più buoni e sani affinché il vino sia sempre moderna e millenaria fonte di piacere. L’iniziativa è nata da una intuizione del prof. Riccardo Cotarella, presidente dell’Assoenologi e dell’Unione Mondiale degli Enologi, ed è sviluppata dal mondo accademico, aziende private e cooperative. Il confronto internazionale di alto livello si svolge sabato 16 luglio nella storica Villa Sandi di Crocetta del Montello TV.
Come ha spiegato Cotarella, “il progetto WRT coinvolge per ora una trentina di aziende del settore, dislocate su tutto il territorio nazionale, e ha già raggiunto notevoli traguardi. Sono aziende che, seguendo un Comitato Scientifico dedicato esclusivamente al programma, sperimentano la viticoltura e l’enologia del futuro. Esso lega l’indiscussa eccellenza produttiva mondiale del nostro Paese con la ricerca applicata alla più grande sostenibilità territoriale, viticola, enologica e economica”.
Basta solo citare due dei titoli di alcune sperimentazioni già concluse per cogliere il peso del progetto: vini senza solfiti aggiunti e riduzione dei trattamenti chimici; sono in fase di sviluppo sperimentazioni sui portainnesti resistenti alla siccità; gli ibridi resistenti; la viticoltura di precisione; i lieviti autoctoni e la biodiversità.
“Il grande successo dei vini di WRT durante Expo Milano 2015 ha dato ancor maggiore convinzione al gruppo. Ben 64 i vini in degustazione che sono stati a disposizione di milioni di persone di tutto il mondo, desiderose di assaporare il meglio della produzione vitivinicola italiana”, ha aggiunto Cotarella assicurando che “il progetto WRT parte con maggior convinzione e slancio. Il numero delle aziende coinvolte sta aumentando con nuove sperimentazioni su lieviti indigeni, gestione dell’ossigeno e collaborazioni con nuovi professionisti”.
Giancarlo Moretti Polegato, che ospita l’evento nella sua azienda, ha sottolineato che “Villa Sandi ha fatto della sostenibilità una propria bandiera. Abbiamo aderito a WRT sin dal primo momento, abbiamo messo a disposizione delle vigne per le ricerche sperimentali e siamo orgogliosi di ospitare questo primo importante Forum”.
Tra i relatori, il prof. Attilio Scienza, docente di viticoltura all’Università di Milano, darà informazioni anche sulla “valutazione dei punti di forza e di debolezza di un vigneto attraverso le tecniche della viticoltura di precisione, grazie alle quali si ottimizzano i rapporti tra il vitigno e l’ambiente, consentendo così al vitigno di esprimere le sue potenzialità genetiche, fornendo vini di elevata qualità, ma con il minor impiego di risorse energetiche”.
Il prof. Fabio Mencarelli, docente di enologia all’Università della Tuscia di Viterbo, riferirà che “i trattamenti post raccolta dell’uva da vino possono diventare dei mezzi estremamente importanti per esaltare le caratteristiche aromatiche di talune varietà senza dove ricorrere a lieviti o a tecnologie invasive”.
All’appuntamento a Villa Sandi saranno presenti i rappresentanti delle maggiori aziende vitivinicole italiane, compressi i grandi gruppi assicurativi. Tra gli interventi introduttivi oltre a quello dello stesso Cotarella, ci sanno Luca Zaia, presidente della Regione; Giancarlo Moretti Polegato (Villa Sandi); Vincenzo Tassinari, presidente di WRT; il prof. Attilio Scienza, docente e ricercatore di viticoltura all’Università di Milano; il prof. Fabio Mencarelli, docente e ricercatore di enologia all’Università di Viterbo; il produttore di vino Bruno Vespa (Futura 14); Luciano Ferraro, primo capo redattore centrale de “Il Corriere della Sera”; Floriano Zambon, presidente delle Città del Vino; Fabrizio Carrera, direttore di “Cronache di Gusto”; Marcello Coronini, giornalista e scrittore; Marco Sabellico, giornalista del “Gambero Rosso”. L’evento sarà concluso da una degustazione di vini prodotti dalle aziende aderenti al progetto WRT.
di Patrizia Marin
13 Luglio 2016