Eataly si dota di un Superchef per gli chef dei suoi avamposti sparsi in tutto il mondo per tenere alta la bandiera del cibo Made in Italy. E per questo ha chiamato il giovane Enrico Panero, già pluripremiato, nominandolo “Corporate Executive Chef di Eataly Mondo”. In sostanza, Panero avrà la pesante incombenza di sovrintendere alle esperienze culinarie di tutti gli altri chef del gruppo, assicurando l’applicazione delle migliori pratiche di lavoro.
Il Corporate Chef è, insomma, quello che guiderà le varie brigate di cucina dando indicazioni fondamentali nelle scelte organizzative, strategiche e operative e omogeneizzando la loro attività per puntare alla miglior qualità ed evitare i fatidici “alti e basi” che possono rovinare un marchio. Dovunque.
Eataly ha condensato in sei punti le linee guida che dovranno ispirare l’impegnativa missione di Panero: 1) rappresentare il gusto di Eataly nel mondo; 2) essere di supporto a tutti gli executive chef dei punti vendita, condividendo con loro i menù, partecipando attivamente ai nuovi progetti di ristorazione; 3) certificare il gusto dei nostri piatti, 4) garantire la soddisfazione dei clienti; 5) prendere parte ad eventi mediatici in cui compare il marchio Eataly; 6) essere il responsabile del recruiting e della formazione di nuovi chef del gruppo.
Enrico Panero è dal 2007 chef di Eataly. Prima capo partita nel ristorante “GuidoperEataly Casa Vicina” di Eataly Lingotto a Torino; chef del ristorante “Guido” di Eataly a Tokyo, poi a Eataly New York e chef del ristorante “Il Marin” di Eataly Genova. La sua esperienza in cucina è cominciata nel 2004 al “Pinocchio” di Borgomanero; è proseguita nei ristoranti “Aimo e Nadia” di Milano e al “Due Palme” di Centallo (Cuneo), per arrivare nelle cucine di “Guido” di Pollenzo. Le sue esperienze internazionali vantano anche una collaborazione con i ristoranti “Isla de Lobos” di Lanzarote e l’”Azador Etxebarri” di Bilbao.
Da febbraio 2014 a febbraio 2016 è stato chef del ristorante “Da Vinci” all’interno di Eataly Firenze. Nella cornice fiorentina Enrico ha progettato ed elaborato il “Pannycous: cannolo salato 2.0”: un piatto che gli è valso il premio “Piatto dell’anno 2014” attribuito da Identità Golose. Oggi è Executive Chef di Eataly, di base a Eataly Roma.
Presenti alla cena di presentazione del Superchef di Eataly c’erano esponenti della stampa, del mondo del food e della cultura, ma anche Andrea Guerra, presidente di Eataly. Per i suoi ospiti il Superchef ha preparato un menu pensato per l’occasione, che ha visto alternarsi portate di mare e di terra, con abbinamento dei grandi vini della Liguria e del Piemonte.
In particolare, il delizioso e ben calibrato menu di presentazione comprendeva lingua a colori d’acciuga; baccalà in panzanella; riso in parmigiana di gamberi; la ricciola e l’orto; pesche al cioccolato. Il tutto con un altrettanto selezionato abbinamento di vini: il piemontese Altalanga Gatiner 2003, di Fontanafredda; i liguri Vermentino Etichetta Nera 2015 e l’Albarola 2003, entrambi delle Cantine Lunae; e ancora due piemontesi: Herzù 2003 di Ettore Germani e, a concludere, un soave ed anche nostalgico Barolo Chinato di Borgogno.
È stata una serata emozionante non solo per lo Chef, ma anche per gli ospiti, e pure per il personale di sala che ha contribuito a rendere l’evento unico, segno che un buon lavoro di squadra, realizzato con armonia, passione e professionalità, è sempre la migliore arma, quella giusta e forse perfetta, per regalare a tutti, indistintamente, un sorriso sincero.
Immensi auguri di successi e soddisfazioni al nuovo Superchef perché con Eataly onori la gastronomia Made in Italy nel mondo.
di Dario de Marchi
5 Luglio 2016