Anche il mitico “porceddu sardo” sarà tra le specialità tipiche italiane presenti ad EXPO Milano 2015. Il via libera è arrivato grazie alla firma di un protocollo d’intesa tra il Ministero della salute e la Regione Sardegna. Il documento, siglato dal Direttore Generale della sanità animale e dei farmaci veterinari del Ministero della salute, Silvio Borrello, e dal responsabile dell’unità di progetto per l’eradicazione della Peste Suina Africana in Sardegna, Alessandro De Martini, prevede l’invio dei maialini precotti per l’esposizione universale o la degustazione esclusivamente nell’ambito della manifestazione internazionale milanese.
“Grazie all’intesa raggiunta”, ha dichiarato il ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, “uno dei prodotti più noti della tradizione gastronomica italiana non resterà escluso, ma potrà essere degustato ad EXPO Milano 2015 nella modalità termizzata. Un successo costruito attraverso la collaborazione e l’unità di intenti tra il Ministero della salute e le autorità regionali sarde che si sono impegnate ad intraprendere, in linea con le indicazioni della Commissione europea, una rigorosa campagna di lotta alla Peste suina africana”.
“Abbiamo dato ulteriori garanzie al Ministero della salute sulla sicurezza degli alimenti che potranno essere inviati ad EXPO per tutte le fasi della filiera produttiva”, ha dichiarato l’Assessore alla Sanità, Luigi Arru, secondo il quale “ora finalmente un prodotto tipico, sicuro e di grande qualità potrà essere apprezzato dai tanti visitatori che giungeranno a Milano per questo importantissimo appuntamento”.
La peste suina africana, pur non essendo contagiosa per l’uomo, rappresenta, in ogni caso, un serio pericolo per il patrimonio suinicolo nazionale e internazionale. Per tale motivo, il protocollo, trasmesso anche alla Commissione Europea, prevede misure rigide di controllo in tutte le fasi di preparazione e il rispetto di specifiche procedure di spedizione.
Il Ministero della Salute continuerà ad attuare un costante monitoraggio sui requisiti specifici richiesti per gli allevamenti, gli stabilimenti di macellazione e di termizzazione. I lotti eventualmente non consumati all’interno del perimetro della manifestazione, verranno smaltiti in loco o rispediti in Sardegna secondo procedure stabilite.
Con il via libera al porceddu l’Expo potrà contare su uno dei più rappresentativi testimonial alimentari della Sardegna da far conoscere potenzialmente agli 8 milioni di turisti stranieri previsti in visita dell’ esposizione. La decisione è destinata ad avere effetti sul piano economico e turistico. Dal punto produttivo il via libera al maialetto è per la Coldiretti “uno stimolo ad impegnarsi per uscire finalmente dal tunnel della peste suina, che in oltre 35 anni ha di fatto annientato un intero comparto della Sardegna. Allevatori, politica e servizio veterinario devono lavorare sinergicamente per superare definitivamente l’ epidemia con un impegno per la formazione per mettere il settore al passo con i tempi e valorizzandone la tradizione”.
di Dario de Marchi
18 Aprile 2014