«A dispetto di profezie negative, peraltro formulate senza valutare l’andamento climatico, fra settembre ed ottobre le uve destinate all’appassimento per la produzione di Amarone e Recioto promettono vini di buona qualità». A dirlo è Marilisa Allegrini, presidente de “Le Famiglie dell’Amarone d’Arte”, l’associazione che riunisce undici storiche aziende veronesi, con 2,5 milioni di bottiglie di Amarone d’eccellenza l’anno per un fatturato globale di 160 milioni di euro, l’80% conseguito presso i mercati esteri.
Secondo Marilisa Allegrini «dopo un’estate particolarmente complessa in Valpolicella, come in molte altre aree viticole italiane, la fase vendemmiale si è invece svolta in condizioni favorevoli, consentendo una raccolta certamente minore rispetto gli anni scorsi, ma di evidente e generale soddisfazione. Ciò è vero soprattutto per i vigneti di media e alta collina dove, se sorretto dall’intervento umano, severo e costante, il suolo calcareo fornisce un ottimo drenaggio assicurando alle viti il necessario equilibrio. La brezza costante garantisce poi uno stato sanitario migliore rispetto a quello della pianura».
«Le Famiglie, autodisciplinatesi attraverso un codice molto rigoroso a garanzia della propria storia e della propria operatività», ha precisato, «e tengono a ricordare che le uve per l’Amarone sono caratterizzate dal processo di appassimento che le trasformerà, dopo un lungo, affascinante ed inimitabile percorso, in vini di comune denominatore, ma assai diversi in rapporto all’annata, stile ed identità dei singoli produttori. All’opposto dei prodotti industriali standardizzati, il vino muta e risponde alle stagioni e noi dobbiamo lavorare in armonia con la natura, non contro di essa».
«Il viticoltore», ha aggiunto, «non può cambiare o controllare il clima perché siamo tutti sotto lo stesso cielo; ma può usare tutta la sua antica esperienza. Noi Famiglie diciamo la sua antica arte e le nuove conoscenze per raccogliere i risultati migliori. È quello che abbiamo cercato di fare, contro ogni pessimismo e qualche disinformazione. Sarà un Buon Amarone quello segnato dal millesimo 2014», ha concluso la presidente de “Le Famiglie dell’Amarone d’Arte”.
20 ottobre 2014
di Redazione