Non capita tutti i giorni di fare colazione con latte, uova e yogurt prodotti dalle … masserie del Papa. Sui Castelli Romani a due passi da Roma. E infatti non sono molti gli ammessi a usufruire non solo dell’esclusività dei prodotti realmente provenienti dal complesso zootecnico del Vaticano ma, anche, a goderne delle sicura genuinità. La vulgata normale le chiama semplicemente Fattorie del Papa, con annesso punto vendita. In realtà nel complesso delle ville pontificie di Albano, a 200 metri da piazza Pia, a ridosso del lago e della residenza papale di Castel Gandolfo, dal 1930 c’è un efficiente azienda agricola, voluta da Papa Pio IX come suo regalo ai castellani. Nel tempo la struttura è stata ampliata e i prodotti, una volta a retaggio esclusivo della mensa papale, sono stati posti anche in vendita all’esterno. Sono cibi autenticamente a chilometro zero, biologici, sicuri e, soprattutto, genuini.
Con il passare degli anni, questo simbolo di un’attenzione quasi rara al settore produttivo agricolo è stato dotato di impianti e strutture moderne per essere al passo con i tempi e garantire la massima qualità. La regia del complesso rurale è affidata alla professionalità e alla saggezza, ma anche allo scrupolo e dedizione di Osvaldo Gianoli, direttore delle Ville Pontificie di Castel Gandolfo.
Ma cosa c’è nelle Fattorie del Papa? Innanzitutto 25 mucche frisone che producono un delizioso latte, posto in vendita come parzialmente scremato, dopo essere stato opportunamente sterilizzato e omogeneizzato. Il prezzo di vendita è di 1,55 euro al litro. Ovviamente dal latte si ricava il burro (9 euro al chilo), yogurt naturale ma anche aromatizzato (prugne, frutti di bosco, ciliegie, fragole e cerali) a 0,40 euro ciascuna confezione.
Dalla macellazione degli animali, secondo i crismi di legge e con un occhio attento alle regole sanitarie, si ricava una carne deliziosa. Viene posta in vendita anche in confezioni con bistecche,, macinato, bollito e fettine (a 8,50 euro al chilo). I fortunati che l’hanno assaggiato ne hanno esaltato qualità e gusto.
Oltre alle mucche ci sono pure 300 galline. Vivono tra graziose casette e l’aia protetta della fattoria, dove razzolano in libertà e senza costrizioni.
E non è finita la parte di produzione zootecnica nelle Fattorie del Papa. Nel complesso di Albano ci sono anche 20 struzzi, ospiti di autentiche casette. Insomma, galline e struzzi hanno una ospitalità che molti umani desidererebbero. Ma scientemente il benessere degli animali è rispettoso delle più moderne tecniche e spazi di allevamento.
Poi ci sono le colture. Nel complesso delle Fattorie del Papa ci sono ben 900 ulivi secolari. Prima dell’attuale annata, che a causa di un tempo inclemente non sarà delle migliori, l’ultima produzione era stata di almeno 15 quintali di olio extravergine, frutto di olive finissime e selezionatissime. Così la produzione va letteralmente a ruba (anche se il termine non è appropriato alla quasi sacralità religiosa del complesso!).
Non mancano gli orti del Papa, dove si coltivano e producono gustosi cavoli, broccoli, verdure a foglia larga ed erbette di campo, sempre più rare da trovare fuori di qua.
E poi c’è il vino. È prodotto grazie a vitigni autoctoni di Trebbiano bianco e Cesanese di Affile, con piante suo tempo regalate dalla Coldiretti per le Fattorie del Papa. La vigna, di recente impianto, si estende su circa mille metri quadri di terreni a ridosso della statua del Cristo. E così l’appezzamento l’hanno soprannominato del “Buon Pastore”.
Il tutto questo … ben di Dio, è proprio il caso di dirlo! è in vendita in un negozio in corso di ammodernamento, ma già efficiente e lindo, posto nello stesso complesso produttivo, aperto al pubblico dal lunedì al venerdì, dalle 7 alle 10 del mattino.
16 novembre 2014
di Patrizia Marin