I vini italiani negli USA nel corso del 2017 sono rimasti sostanzialmente fermi. I dati appena rilasciati dall´Italian Wine & Food Institute, di New York, confermano infatti che il 2017 si è concluso senza particolari variazioni rispetto all’anno precedente. Secondo Lucio Caputo, presidente dell’Istituto, “le esportazioni vinicole italiane verso gli USA nel 2017 hanno fatto registrare soltanto un nominale incremento dello 0,9 % in quantità e dell´1,4% in valore, dovuto essenzialmente alla variazione del tasso di cambio Dollaro-Euro, restando sostanzialmente fermi sui valori raggiunti nel 2016″.
Nel rendere noti i dati, Caputo ha sottolineato come, “al blocco dell’espansione delle esportazioni italiane ha fatto riscontro un considerevole aumento delle esportazioni dei vini francesi che hanno fatto registrare un ben più consistente e considerevole incremento del 15,7 % in quantità e del 16,9% in valore. La Francia si è saldamente installata al secondo posto in valore, fra i paesi esportatori verso il mercato USA, tallonando sempre più da vicino l’Italia, nonostante esporti in quantità meno della meta dell´Italia“.
Secondo l´esperto, alla situazione di stallo delle esportazioni italiane ha fatto riscontro anche il notevole incremento delle esportazioni dall´Australia, secondo Paese fornitore del mercato USA, che ha visto le proprie esportazioni aumentare in quantità di ben il 23,9% (anche se circa il 50% delle esportazioni australiane sono di vino sfuso) ed il buon andamento del totale delle importazioni vinicole americane salite del 7% in quantità e del 5,8% in valore.
Complessivamente, nel 2017, le importazioni statunitensi sono ammontate, secondo quanto reso noto dall´Italian Wine & Food Institute, a 9.423.690 ettolitri, per un valore di $4.215.662.000, contro gli 8.809.660 ettolitri, per un valore di $3.984.224.000, del 2016. con un aumento dello 7% in quantità e del 5,8% in valore.
Le esportazioni dell’Italia, Paese che rimane anche nel 2017 il primo fornitore del mercato statunitense, sono ammontate a 2.547.270 ettolitri, per un valore $1.351.114.000, contro i 2.525.110 ettolitri, per un valore di $1.332.350.000, del 2016 con un aumento dello 0,9% in quantità e dell´ 1,4% in valore. L´Italia detiene il 27% del mercato di importazione in quantità ed il 32% in valore.
L´Australia, secondo paese fornitore del mercato USA in quantità e quarto in valore, ha esportato 1.774.150 ettolitri, per un valore di $ 358.868.000, contro i 1.432.180 ettolitri, per un valore di $ 349.058.000, del 2016.
Il Cile, terzo paese fornitore del mercato USA in quantità e quinto in valore, ha esportato 1.399.410 ettolitri, per per un valore di $ 270.102.000, contro 1.532.800, ettolitri, per un valore di $ 272.700.000, del 2016.
La Francia, quarto paese fornitore del mercato USA in quantità e secondo in valore, ha esportato 1.204.140 ettolitri, per per un valore di $ 1.070.202.000, contro 1.041.100 ettolitri, per un valore di $ 915.595.000, del 2016.
Da notare poi, sempre secondo la nota dall´Italian Wine & Food Institute, che fra i sei principali paesi fornitori del mercato vinicolo americano ben quattro (nell’ordine: Australia, Cile, N. Zelanda e Argentina) sono del nuovo mondo e solo due (Italia e Francia) del vecchio.
Da sottolineare anche che il 73,5% del totale delle esportazioni vinicole in quantità è fornito da quattro paesi (nell´ordine: Italia, Australia, Cile e Francia, paesi che superano tutti il milione di ettolitri) ed il 72,3% del totale delle esportazioni vinicole in valore da altri quattro paesi (nell´ordine: Italia, Francia, Nuova Zelanda e Australia). Tali percentuali salgono rispettivamente all´86,9%% ed all´88,3%% se si aggiungono la Nuova Zelanda e l’Argentina. Sei paesi monopolizzano quindi il mercato vinicolo statunitense, lasciando poco spazio a tutti gli altri paesi produttori di vino.
Da sottolineare infine, sempre secondo la nota dall´Italian Wine & Food Institute, il continuo incremento, anche se a tassi molto più contenuti di quelli degli anni passati, delle esportazioni di spumanti italiani che nel 2017 sono ammontate a 695.040 ettolitri, per un valore di $381.595.000, contro i 622.540 ettolitri, per un valore di $ 347.997.000, del 2016 con un incremento dell´11,6% in quantità e del 9,6% % in valore, contro il 30,8% in quantità ed il 36,4% in valore fatti registrare nel 2016. Da notare che l’Italia esporta poco più del doppio della Francia in quantità ma poco meno della metà in valore.
di Massimiliano Baggio
9 Febbraio 2018