Google di recente ha sviluppato un’interessante tecnologia che permette il riconoscimento del contenuto calorico di un piatto appena fotografato, una soluzione molto valida che potrebbe essere utilizzata per rivalutare la nostra dieta.
Gli appassionati di tecnologia o coloro che seguono la moda non possono fare a meno di scattare foto ai piatti che stanno per assaggiare, per poi condividerle sulle più diffuse piattaforme social. Quindi, perché non sfruttare un’abitudine così di tendenza per ripensare la nostra dieta e rimetterci in forma?
Considerando l’importanza dei principi nutritivi che devono essere quotidianamente assunti per una corretta alimentazione, non possiamo far altro che sottolineare la validità di molte applicazioni attualmente disponibili sullo store dedicate al monitoraggio della nostra dieta. Perché dunque non dovremmo sfruttare la fotocamera e queste tecnologie per individuare il contenuto calorico del piatto che stiamo per consumare?
Google ha quindi pensato a Im2Calories, uno speciale algoritmo che permette di riconoscere automaticamente gli ingredienti del piatto fotografato, effettuando una stima dei condimenti, suggerendone il probabile contenuto calorico con una attuale stima approssimativa. Si tratta di una tecnologia molto particolare che elimina il fastidio e il tempo speso per compilare le classiche app di monitoraggio, in cui è necessario indicare il tipo di cibo il peso e, in alcuni caso, gli ingredienti del piatto.
Tutti i dati raccolti verranno archiviati e arrotondati nella misura in cui si procederà con le rilevazioni, in ragione della mancanza di accuratezza nella misurazione. Attualmente non si conoscono altri dettagli sullo sviluppo di questa sperimentazione, presentata dallo sviluppatore di Google Kevin Murphy alla Deep Learning Summit.Vista anche la necessità di effettuare stime su quantità e dimensioni della porzione fotografata il progetto è ancora in via di perfezionamento e sono state già annunciate importanti novità che verranno man mano testate e rilasciate in beta.
La soluzione indicata, “solo per ora” non intende sostituirsi a quelli che possono essere i consigli di un dietologo o nutrizionista, figure essenziali per un corretto indirizzamento nutrizionale.
A mio avviso Google nel suo mondo robotico oltre alle auto che si muovono da sole, satelliti che ci geo localizzano e altri strumenti, cerca di entrare pesantemente nella nostra vita, sfruttando i nostri profili ben dettagliati e distinti, questo grazie alle statistiche prodotte dal proprio motore di ricerca che ben descrive le nostre abitudini e interessi.
di Leonzio Nocente
5 Giugno 2015