I love italian food: i fan cibo tricolore si ritrovano sul Web

brand_engI love italian food!”. Il cibo italiano conta molti appassionati sparsi per il mondo che cercano di mantenere viva la tradizione dei nostri piatti. È il Made in Italy! In questo scenario, un ruolo chiave lo giocano il Web e, in particolar modo, i social network come sanno bene quelli di “I love italian food”, la più grande community internazionale dedicata alla cultura del cibo tricolore.

Nato come semplice gruppo su Facebook, oggi questo progetto, che nel frattempo è diventato una Onlus culturale e una Srl, ha tagliato e già superato il traguardo del milionesimo followers. Sul suo network, “I love Italian food” pubblica ricette, promuove prodotti 100% italiani, cerca di combattere il falso Made in Italy, quello che ammicca ma che, in realtà, non è cibo italiano.

“Noi cerchiamo di portare la cultura enogastronomica italiana all’estero per dare visibilità alle aziende di filiera, del Made in Italy, e sviluppare piattaforme digitali per fare rete, cosa che il nostro Paese non ha mai fatto”, ha detto Alessandro Schiatti, fondatore della community.

Il progetto “I love italian food” parte dal presupposto che l’Italia, nonostante tutti questi estimatori, resta il quarto Paese esportatore di food in Europa, dopo Olanda e Germania. Non solo. A fronte di 30 miliardi di euro di esportazioni italiane, il fenomeno dell’Italian sounding vale ben 60 miliardi di euro.

“Il problema è che c’è una grande voglia di Made in Italy all’estero”, ha detto Schiatti, “ma le nostre aziende non sono in grado di rispondere a queste richieste per le loro piccole dimensioni, perché non abbiamo catene distributive all’estero e perché facciamo fatica a fare rete”.

Da qui l’idea di sviluppare contenuti per informare gli stranieri sui prodotti italiani attraverso Facebook, i-love-italian-food-marcopolonewsil sito o partnership con altri operatori e poi di andare all’estero per incontrare ristoratori, chef, compratori, coloro cioè che devono comprar e, dunque, fare da ‘ambasciatori’ dei nostri prodotti. A livello geografico sono gli Stati Uniti il Paese dove la community è più forte, seguita dal Medio Oriente. Ma molti seguono il Made in Italy anche dal Nord America, dall’Europa, dal Brasile, dall’Australia e dal Sud-Est Asiatico.

Ad affiancare in questa avventura “I love Italian food” c’è anche “You can group”, una società attiva nei settori food e design che ha rilevato una quota della Srl, sposando il progetto di promozione e, al tempo stesso, difesa del cibo italiano. In questo solco si inserisce “100per100 Italian brand”, un database consultabile dalla rete in cui le aziende possono inserire gratuitamente i propri prodotti di filiera e dove il consumatore italiano e soprattutto quello straniero possono verificare la veridicità dei prodotti. Da gennaio partiranno poi le “Academy”, ossia giornate dedicate alla formazione e informazione all’estero di prodotti italiani.

 

di Patrizia Marin

29 Novembre 2015