“Nobile” ma non decaduto. Anzi. Il Vino Nobile di Montepulciano tra valori patrimoniali, fatturato e produzione vale oltre cinquecento milioni di euro. Secondo i dati del Consorzio del Vino Nobile, infatti, oltre 200 milioni di euro è il solo valore patrimoniale delle aziende agricole che producono Vino Nobile di Montepulciano, mentre 150 milioni circa sono il valore patrimoniale dei vigneti (in media un ettaro vitato costa sui 150 mila euro) e 65 milioni di euro sono il valore medio annuo della produzione vitivinicola. Una cifra importante per un territorio nel quale su 16.500 ettari di superficie comunale, 2.200 ettari sono vitati, ovvero solo il 16% circa del paesaggio comunale è caratterizzato dalla vite.
A coltivare questi vigneti ci sono oltre 250 viticoltori (circa 90 gli imbottigliatori in tutto, dei quali 78 associati al Consorzio dei produttori) che nel 2013 hanno prodotto 56 mila ettolitri di Vino Nobile di Monepulciano e circa 17 mila destinati a divenire Rosso di Montepulciano. Più di mille i dipendenti fissi impiegati dal settore vino a Montepulciano, ai quali se ne aggiungono altrettanti stagionali. Nel 2013 sono state immesse nel mercato circa 7,4 milioni di bottiglie di Vino Nobile e circa 2,5 milioni di Rosso di Montepulciano Doc, numeri in linea con l’anno precedente.
L’export segna con il 2013 un incremento dell’8% rispetto al 2012, toccando così quota 76% di prodotto mentre il restante 24% viene commercializzato in Italia. Per quanto riguarda il mercato nazionale, le destinazioni di Vino Nobile di Montepulciano sono dirette al Nord (40%), mentre in Toscana si sono attestate al 19%, mentre resta invariata rispetto allo scorso anno la percentuale della vendita diretta in azienda, 19%.
Per quanto riguarda l’estero, la Germania è passata ad assorbire il 48% della quota esportazioni, crescendo del 4% rispetto al 2012 e tornando ad essere il mercato di riferimento per il Nobile. Gli Usa confermano l’ottimo andamento segnando nel 2013 il 17,5% (+1,5% rispetto al 2012), così come i mercati asiatici che nel 2013 hanno rappresentato un vero e proprio exploit di vendite passando dall’8,1 al 12%.
3 settembre 2014
di Alberto Ercoli