L’industria olearia è pronta a lanciare il progetto “VALO-RE” per non inquinare e anzi valorizzare i residui. Stanno per partire gli incontri divulgativi sugli obiettivi e sui risultati e sui prossimi step di questa attività di ricerca, che ha come obiettivo quello di migliorare il recupero dalle acque di scarto dell’industria olearia di componenti ad alto valore aggiunto, utili per la formulazione di alimenti funzionali e per la produzione di energia. Si tratta, insomma, di imboccare la strada migliore e più funzionale per trasformare il residuo oleario da rifiuto industriale molto inquinante e di difficile gestione a risorsa da riutilizzare e sfruttare.
Il progetto “VALO-RE“, finanziato nell’ambito della misura 124 del PSR Campania 2007/2013, ha come soggetto capofila l'”Industria Olearia Biagio Mataluni” di Montesarchio (BN) e come partner la Coldiretti Benevento, aziende agricole olivicole del Sannio, il Centro di Competenza in Biotecnologie Industriali ed il Dipartimento di Medicina Sperimentale della Seconda Università di Napoli.
Il primo incontro divulgativo è in programma mercoledì 24 settembre, alle ore 17 nella sede della Coldiretti, in via Mario Vetrone a Benevento. Gli altri appuntamenti sono previsti ad Ariano Irpino (7 ottobre), Caserta (21 ottobre), Napoli (20 gennaio) e Salerno (28 gennaio). “Lo smaltimento delle acque di vegetazione, derivanti dalla lavorazione delle olive in frantoio”, ha spiegato Isabella D’Antuoni, del Criol Centro di ricerca degli Oleifici Mataluni, “costituisce un problema rilevante per il settore oleario. Attualmente l’unica soluzione risiede nello spandimento su suolo agricolo che, a causa della stagionalità delle lavorazioni, dei numerosi vincoli territoriali e del conseguente difficile rispetto della normativa, genera ripercussioni ambientali ragguardevoli. Le attività del progetto”, ha precisato, “si rivolgono al miglioramento della capacità estrattiva della componente fenolica ed organica, attraverso l’impianto pilota di trattamento dei reflui installato presso l’Industria Olearia Biagio Mataluni di Montesarchio ed alla conseguente valorizzazione di questi componenti: la prima nell’industria alimentare, mediante la formulazione di prototipi di alimenti funzionali arricchiti in antiossidanti; la seconda per la messa a punto di processi per la produzione di biogas. Questi obiettivi costituiscono, dunque, un passaggio fondamentale nel percorso di risoluzione del problema di gestione dei reflui oleari”, ha concluso Isabella D’Antuoni.
Il primo incontro sarà aperto dai saluti di Giuseppe Brillante, direttore Coldiretti Benevento, e dalla presentazione generale del progetto di Giancarlo Pepe, coordinatore per la Coldiretti Benevento. A seguire gli interventi di Isabella D’Antuoni, Industria Olearia Biagio Mataluni (La valorizzazione nell’industria alimentare dell’estratto antiossidante proveniente da reflui oleari); Rosario Finamore, del Dipartimento di Medicina Sperimentale della Seconda Università degli Studi di Napoli (I processi di membrana per il trattamento delle acque di vegetazione); Amleto D’Agostino, BioTekNet (Soluzioni alternative e tecnologicamente avanzate alla problematica della gestione dei reflui oleari). La chiusura dei lavori sarà affidata a Luigi Baccari, dirigente STAPA CePICA di Benevento.
23 settembre 2014
di Alberto Ercoli