E’ la Classe Magnifica dei vini italiani. Barolo, Verdicchio e Brunello di Montalcino: questo il ”podio” dei vini più premiati da Slow Wine 2015, la guida ai vini di Slow Food, curata da Giancarlo Gariglio e Fabio Giavedoni, che ogni anno assegna i riconoscimenti di ”Vino Slow” (252 in totale), quello più caro alla chiocciola che premia etichette e cantine più in sintonia con la filosofia del ”buono, pulito e giusto” di Slow Food; di ”Grande Vino” (157), alle bottiglie con le migliori valutazioni degustative, e quello di ”Vino Quotidiano” (254) con il miglior rapporto qualità prezzo, per un totale, in questa edizione, di 663 premi.
Nel complesso per Slow Wine 2015, il Barolo, re dei vini piemontesi, mette insieme 37 riconoscimenti (27 ”Grande Vino” e 10 ”VinoSlow”), con il Verdicchio che con 22 premi (tra Castelli di Jesi e Matelica), di cui 5 ”Grande Vino”, 8 ”VinoQuotidiano” e 9 ”Vino Slow”, si conferma, al secondo posto assoluto, la tipologia bianchista più in forma del momento in Italia.
Il gradino più basso del podio di Slow Wine 2015 va ad uno dei grandi alfieri del vino italiano, il Brunello di Montalcino, che mette insieme 19 riconoscimenti complessivi (8 ”Grande Vino”, 11 ”Vino Slow”).
Guardando alle Regioni, la classica triade Piemonte-Toscana-Veneto occupa, nel complesso, il vertice assoluto e di categoria di Slow Wine 2015. Primo il Piemonte, con 123 riconoscimenti, e con il primato assoluto di ”Grandi Vini” (37, seguito dalla Toscana con 25 e dal Veneto con 16), poi la Toscana con 97, e che è la Regione ”più Slow” d’Italia (con 47 ”Vini Slow”, sui 46 del Piemonte ed i 21 del Veneto) e, quindi, il Veneto, con 61 riconoscimenti. E al Piemonte va anche la palma di Regione con più ”Vini Quotidiani” d’Italia, con ben 40 etichette premiate in questa categoria, sulle 25 della Toscana e le 24 del Veneto.
4 ottobre 2014
di Dario de Marchi