Un corso di laurea in grado di formare una figura con competenze a 360 gradi sulla nutrizione e un master per formare i manager del settore local food & wine specializzato nella valorizzazione e gestione del patrimonio enogastronomico territoriale. L’offerta formativa propedeutica alla preparazione della figura professionale del gastronomo, proposta dal Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università degli Studi di Parma, è stata presentata a Milano nello stand dell’Associazione Nazionale Consorzi Indicazioni Geografiche AICIG nel corso della kermesse “Tuttofood” a Milano Fiera, insieme ad Andrea Fabbri, presidente del corso di laurea in Scienze Gastronomiche e Direttore del Master Comet, affiancato da Paolo Tegoni, docente al corso di laurea e da una delegazione di studenti laureati in Scienze Gastronomiche, i quali hanno portato le loro dirette testimonianze sia relative all’esperienza di studio, sia relative all’applicazione nel mondo del lavoro di quanto appreso durante il percorso accademico.
Attivo al Dipartimento di Scienze degli Alimenti dell’Università di Parma già da qualche anno, il corso di laurea in scienze gastronomiche ha scelto di presentarsi in questa significativa vetrina dell’eccellenza alimentare raccontandosi attraverso le esperienze di chi lo ha vissuto e le prospettive di occupazione che esso è in grado di fornire.
“I principali settori in cui potrebbe trovare più facilmente sbocco la figura del gastronomo, sono vari, in particolare la degustazione, l’organizzazione e la promozione di eventi, il giornalismo, il marketing, la comunicazione e soprattutto la valorizzazione del patrimonio enogastronomico”, ha dichiarato Andrea Fabbri, che presiede il corso di laurea in Scienze Gastronomiche e Direttore del Master COMET, introducendo le testimonianze dei laureati intervenuti.
“Per facilitare l’inserimento del gastronomo nel mondo lavorativo una delle strade è cercar di far conoscere, ogni volta che si ha l’occasione, questa figura professionale. La nostra presenza a Tuttofood va proprio in questa direzione. E’ importante porre l’accento sul ruolo del gastronomo e la sua utilità: nel momento in cui fu creato il Corso di Scienze Gastronomiche, nulla di simile era presente nel panorama accademico pubblico e la gastronomia era argomento di amatori e appassionati e considerata di basso rilievo dal punto di vista scientifico e culturale. Col tempo, l’interesse verso i prodotti di qualità e il loro rapporto con cultura, turismo e territorio hanno permesso al prodotto gastronomico di attrarre turisti e conquistare i mercati stranieri: a quel punto si è iniziato a parlare finalmente di cibo in altra prospettiva. L’aumento di valore economico per i prodotti tipici testimonia che puntare su questo mondo è stata una scelta vincente”, ha aggiunto Fabbri.
Quella del laureato in Scienze Gastronomiche è una figura che sviluppa competenze di vario genere: nutrizione umana e principi di dietetica, ma anche matematica e fisica applicate alla gastronomia, chimica degli alimenti, biologia e biochimica, microbiologia, analisi sensoriale, igiene e sicurezza degli alimenti, materie prime di origine animale e vegetale, alimenti e bevande, ispezione degli alimenti, alimenti salutistici e funzionali. In aggiunta a queste materie di carattere più tecnico-scientifiche, chi sceglierà di percorrere la strada di Scienze Gastronomiche dovrà altresì sviluppare competenze di economia del sistema agroalimentare, marketing, cibo e comunicazione, storia e cultura dell’alimentazione, origine e sviluppo dei sistemi alimentari, immagine del cibo nella cultura contemporanea, giornalismo enogastronomico, fieristica e promozione di eventi enogastronomici, prodotti e cucine del mondo e metodologie di degustazione critica, sapendole utilizzare nei loro aspetti applicativi per la trasformazione, conservazione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti enogastronomici.
Il settore e l’ambito di studio per le figure che andranno a formarsi con questo corso è dunque molto ampio e per approfondire ulteriormente alcune tematiche, in particolare quelle relative alla valorizzazione e gestione del patrimonio enogastronomico territoriale, si è reso necessario mettere a punto sempre presso all’Università degli Studi di Parma, un Master universitario in Cultura, Organizzazione e Marketing dell’Enogastronomia Territoriale – denominato COMET – focalizzato sul prodotto tipico e anch’esso presentato durante l’evento tenutosi a Tuttofood.
di Eleonora Albertoni
8 Maggio 2015