Favorire acquisizione stili di vita adeguati e promuovere la qualità dei prodotti agricoli e del territorio. È questo l’obiettivo dell’ambizioso progetti «Sapere i sapori», appena presentato, nella sede della Regione Lazio, dal presidente Nicola Zingaretti. Si tratta di un progetto nato nel 1998 e rivolto a tutti i ragazzi delle scuole di tutte le province della regione con l’obiettivo di favorire l’acquisizione di stili di vita adeguati a mantenere il benessere e la capacità di operare scelte consapevoli nei consumi alimentari attraverso la promozione dell’importanza della qualità dei prodotti agricoli e del loro legame con il territorio.
La Giunta Zingaretti ha intrapreso, dopo 15 anni dal suo primo avvio e alla luce dei profondi mutamenti intervenuti nelle dinamiche sociali, un’azione di restailing generale. Con la delibera dello scorso giugno la Regione Lazio ha affidato ad Arsial l’esecuzione del nuovo progetto per l’anno scolastico 2014-2015 grazie ad un bando e ad un investimento di 500 mila euro, di cui 350 per le scuole e 150 per tutti gli enti pubblici e privati.
Come valori portanti del nuovo progetto vengono valorizzati e promossi la comunicazione e la cultura dell’alimentazione, il ruolo centrale di bambini e adolescenti quali esclusivi destinatari della progettualità, la scuola quale habitat privilegiato per le attività educative, il coinvolgimento, per la prima volta, anche di altre organizzazioni e associazioni che da anni si occupano di sana alimentazione, biodiversità, gestione degli agro-ecosistemi e di altre tematiche pertinenti.
Per una presentazione mirata e funzionale dei progetti alle scuole è prevista l’attivazione di laboratori e di attività educative articolate in specifici percorsi formativi. «Alimentazione e salute», con particolare attenzione rivolte ai progetti legati alla conoscenza dei disturbi alimentari e delle malattie, «Prodotti tipici. Lavorazione e trasformazione di prodotti locali. Il biologico»; «L’acqua» e la «Biodiversità», «La filiera alimentare, la stagionalità e la bussola degli alimenti».
Tra i percorsi formativi che potranno essere implementati, intersecati e integrati dalle singole scuole anche «Educazione al consumo. Sicurezza e igiene alimentare», legati alla conoscenza dei marchi di qualità e alla lettura delle etichette, «Il vino, la birra. Qualità, informazione e sensibilizzazione al consumo responsabile, con particolare attenzione alle informazioni rivolte ai ragazzi sulle conseguenze di abusi di alcol».
«Vogliamo mettere in campo progetti legati ad una sana e buona alimentazione, partendo, dalle scuole, dai giovani studenti per promuovere benessere», ha dichiarato Zingaretti nel corso del suo intervento all’incontro al quale hanno partecipato, tra gli altri, il vicepresidente della Regione Lazio Massimiliano Smeriglio, l’assessore regionale all’Agricoltura, Caccia e Pesca, Sonia Ricci, la testimonial del progetto, la nuotatrice Cristina Chiuso.
Ed ha poi aggiunto: «La nostra Regione si candida a diventare la prima in Italia per promuovere nuovi stili di vita. Lo ripeto, si tratta di una vera e propria strategia volta al benessere alimentare e non solo anche in vista dell’edizione 2015 dell’EXPO di Milano».
«Bisogna assolutamente educare i bambini alla cultura della nutrizione e del cibo», ha proseguito Zingaretti, «a comportamenti corretti. Ricordo poi che durante il governo Blair un grande chef inglese promosse una campagna alimentare a difesa della cucina mediterranea contro il ‘fish and chips’ legato anche alla prevenzione sanitaria. Siamo nel cuore del Mediterraneo, all’interno di un territorio ricchissimo che proprio su questo progetto offre infinite opportunità».
14 settembre 2014
di Dario de Marchi