Dopo le tappe di Parigi, Ginevra e Londra, le “Strade della Mozzarella 2015” convergono a Paestum, dove è stata protagonista la ristorazione d’autore ed i prodotti d’eccellenza che raccontano il Made in Italy di qualità. La mozzarella è stata così l’interprete assoluta non solo nelle cucine e sulle tavole, ma anche di una serie di dibattiti e appuntamenti culturali ai quali hanno partecipato giornalisti, enogastronomi, storici della cucina e produttori, una tre giorni fitta di appuntamenti che ha messo in risalto le qualità gastronomiche e organolettiche di questo prodotto ma, soprattutto, la sua genuinità e unicità inimitabile. La mozzarella di bufala campana DOP è sottoposta durante tutte le fasi della produzione, dagli allevamenti alla vendita, a circa 15mila controlli annui. Le analisi sui prodotti prelevati dal commercio sono fatti con metodi ufficiali nei laboratori pubblici dell’ICQRF-Ispettorato Controllo Qualità del Ministero Politiche Agricole. Insomma, la Mozzarella di Bufala Campana DOP risulta essere al termine di questo iter tra i formaggi più controllati d’Europa.
Quello di Paestum è stato “un viaggio essenziale” al centro del congresso di cucina d’autore dedicato alla mozzarella di bufala campana DOP ed ai grandi prodotti italiani. Attenzione che si è concentrata sulla digeribilità, salute, concentrazione dei sapori, valorizzazione delle materie prime ed i pensieri moderni. Trentadue interventi congressuali per altrettanti prestigiosi chef da tutta Europa intervenuti con una loro lezione, moderati da importanti firme della critica gastronomica internazionale.
In particolare i padrini d’eccezione sono stati gli chef pluristellati Pino Cuttaia, del ristorante “La Madia” di Licata (AG), e Massimo Bottura, dell’”Osteria Francescana” di Modena, terzo ristorante al mondo nella lista dei “The World’s 50 Best Restaurants Awards 2014”, ad aver aperto e chiuso la rassegna. In mezzo c’è stata una parata di talenti, tutti impegnati nel regalare al pubblico l’emozione di piatti unici, interamente dedicati alla Mozzarella di Bufala Campana DOP: da Niko Romito a Heinz Beck, da Ciccio Sultano a Sang Hoon Degeimbre, da Jaques Genin a Cristina Bowerman, da Ernesto Iaccarino del mitico “Don Alfonso” di Sant’Agata sui Due Golfi, a Oliver Glowig, da Salvatore Tassa a Paco Morales, da Francesco Apreda a Christian e Manuel Costardi.
Tra gli eventi di enogastronomia più attesi e seguiti dell’anno, “Le Strade della Mozzarella” si è così confermato un appuntamento di confronto e dialogo sull’alta cucina che interpreta ed indaga le frontiere di uno dei formaggi più famosi e amati al mondo.
Un grande focus dedicato al distretto gastronomico più conosciuto al mondo che ha visto tra i protagonisti anche la pasta di Gragnano, la pizza napoletana, i grandi pomodori campani, tutto un mondo gastronomico che ruota attorno alla Mozzarella DOP.
Il “Taste Club”, pensato con grande attenzione all’ambiente utilizzando innovativi materiali di allestimento, ha ospitato un ampio approfondimento sull’olio extravergine d’oliva e, per la prima volta, ha visto la presenza anche degli altri grandi formaggi italiani a marchio DOP e IGP.
Grande attesa è stata riservata per la sessione dedicata alla pizza napoletana, pietanza che ha aperto i lavori del summit e che è stata anche il tema della serata conclusiva all’Oleandri Resort. Ospite d’eccezione per tutta l’edizione lo Champagne Bruno Paillard che ha riempito i calici di ogni brindisi.
Con 500 milioni di euro di fatturato annuo, oltre un centinaio di aziende, 1.500 allevamenti, 15.000 addetti ai lavori, la mozzarella di bufala campana Dop è una delle realtà protagoniste anche dell’Expo Milano 2015. Un appuntamento fondamentale per consolidare una presenza di prestigio sul mercato alimentare internazionale che ha conosciuto negli ultimi anni trend costantemente positivi ma che proprio per questo motivo deve fare i conti anche con l’Italian Sounding, ovvero con un mercato di contraffazione dei prodotti tipici più genuini del Made in Italy, dal parmigiano al prosciutto, dalla mortadella al pesto genovese. Uno spazio dell’illecito e del falso che, secondo la Coldiretti, è valutato in 60 miliardi di euro e costa all’Italia 300.000 posti di lavoro.
Il Consorzio di tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop, nato nel 1981, organismo riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali per la tutela, la vigilanza, la valorizzazione e la promozione di questo prodotto d’eccellenza, ha operato in questi anni per difendere la denominazione in Italia ed all’estero, favorire il costante miglioramento dei mezzi di produzione e della sua qualità, esercitando una costante vigilanza sulla produzione e sul commercio ed in particolare sull’uso corretto della sua denominazione di origine.
La mozzarella di bufala campana rappresenta il più importante marchio Dop del Centro-Sud Italia, il quarto a livello nazionale per produzione ed il terzo tra i formaggi Dop italiani. E l’export non conosce crisi. Nel 2014 sono state esportate 9.517 tonnellate di prodotto, il 25% della produzione totale, prevalentemente in Francia (28%), Germania (18%), Spagna (12%), Gran Bretagna (12%), Stati Uniti (9%), Svizzera (9%). Ma ci sono nuovi mercati di esportazione tra cui figurano i Paesi dell’Est Europa e gli Emirati Arabi. Segna invece il passo il promettente mercato in Russia a causa del blocco commerciale verso l’UE.
Il 58% della mozzarella Dop è prodotto nelle province di Caserta e Napoli, il 34% a Salerno, il 7% nel basso Lazio e l’1% tra Foggia e Venafro.
“La realizzazione per l’ottavo anno consecutivo di questa splendida manifestazione, ha conferma l’impegno che il Consorzio sta ponendo per promuovere e tutelare uno dei formaggi più amati al mondo”, ha detto Domenico Raimondo, presidente del Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana DOP, “l’altissimo livello degli chef partecipanti e l’attenzione che questi hanno nei confronti della mozzarella DOP è un plus che valorizza oltremodo un prodotto già straordinario di suo”.
Gli ha fatto eco Antonio Lucisano, direttore del Consorzio di Tutela: “quello de ‘Le Strade della Mozzarella’ è un format eccezionale e non è certo un caso che anche dall’estero ci giungano tante richieste di replicare la manifestazione. Arriviamo infatti a Paestum dopo un tour che ci ha visti impegnati, nei mesi corsi, a Ginevra e a Londra, dove abbiamo riscosso un successo che è andato oltre le più rosee aspettative. Questo a dimostrazione di come la mozzarella di bufala campana DOP sia sempre più apprezzata e richiesta sulle tavole di tutto il mondo, con delle prospettive di crescita nell’export addirittura difficili da immaginare. Sta ora a noi, e alle istituzioni, non perdere un’opportunità fondamentale per l’economia dell’intero meridione”.
L’intero progetto de “Le Strade della Mozzarella” ed il relativo congresso di Paestum sono stati organizzati in collaborazione con il Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop e si è svolta negli ambienti curati e funzionali del Savoy Beach Hotel di Paestum.
Main Sponsor sono stati il Pastificio dei Campi, Molino Caputo, S.Pellegrino e Acqua Panna, Agrigenus, L’Orto di Lucullo, Corbarì, Azienda Agricola San Salvatore, Dievole, Savoy Beach Paestum, Oleandri Resort Paestum, XW Montre for Chef, Champagne Bruno Paillard. Sponsor Tecnici la Molteni, Antonio Sada & figli, Pentole Baldassarre Agnelli, Villeroy e Boch, mentre tra i media partner ci sono stati wine blogger Luciano Pignataro, Agrodolce, Reporter Gourmet, Fine Dinning Lovers.
di Federica Voza
14 Aprile 2015