E anche la pizza diventa 2.0. Il filo conduttore della quinta edizione del “Napoli Pizza Village” sarà infatti proprio il web. Promossa dall’Associazione Piazzaiuoli Napoletani e che gode dell’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica, del patrocinio del Ministero delle Politiche Agricole e del sostegno del Comune di Napoli, la manifestazione gastronomica si svolgerà dal primo al sei settembre sul lungomare della città partenopea e vedrà protagoniste 50 pizzerie storiche napoletane per realizzare il prodotto alimentare più noto al mondo e che va oltre l’affermato Made in Italy.
“Napoli Pizza Village diventa social”, ha spiegato Alessandro Marinacci, brand manager dell’evento, “e con il progetto ‘Pizza on line–salta la fila’ sarà infatti possibile acquistare in rete il coupon per il menù completo, un modo per attirare anche il pubblico più giovane”. In tal modo tablet e smartphone diventano veri e propri biglietti prepagati per assaporare le delizie culinarie sfornate dai pizzaioli più bravi del mondo, nell’incantevole cornice del Golfo di Napoli.
Il percorso di avvicinamento della manifestazione prevede due tappe fondamentali negli USA e all’Expo Milano 2015. Il primo step di promozione avverrà il 4 giugno a New York con una presentazione da Eataly/Rossopomodoro, dedicata ai tour operator e alle agenzie di viaggio del Nord America. Alla promozione turistica del territorio partenopeo è stato invitato anche il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris.
La seconda tappa sarà l’Expo Milano 2015, dove “Napoli Pizza Village” sarà promossa, a fine luglio, nel padiglione Italia.
Anche quest’anno “Napoli Pizza Village” sarà sede e protagonista della campagna per la raccolta mondiale di firme per l’inserimento dell’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani nella lista mondiale del Patrimonio culturale immateriale dell’Umanità dell’UNESCO. Nel 2014 partì proprio da Napoli l’iniziativa proposta e lanciata dalla Fondazione UniVerde, presieduta da Alfonso Pecoraro Scanio.
di Eleonora Albertoni
30 Maggio 2015