Pesto alla genovese osservato speciale per tutelarlo e valorizzarlo. In Liguria nasce il primo Osservatorio internazionale sul pesto alla genovese. L’associazione Palatifini, che ogni anno a Genova organizza i campionati mondiali di pesto al mortaio, in collaborazione con Monitoring Emotion, piattaforma di ricerca semantica per l’ascolto e l’analisi in tempo reale del web, della stampa e dei social media, ha così lanciato un servizio di informazione specializzata sulla famosa salsa ligure dedicato agli operatori del settore e agli appassionati.
Secondo il nuovo Osservatorio, che analizza le informazioni presenti su web, social, stampa e blog di carattere economico e culturale riguardanti il pesto alla genovese, “a livello mondiale nell’ultimo mese solo il 15% dei contenuti che parlano di pesto con basilico è collegato con Genova e la Liguria e se ne parla soprattutto in inglese”. Il momento di maggiore picco è stato il 29 agosto quando il premier Matteo Renzi, vistando lo studio genovese dell’architetto Renzo Piano, ha mangiato le trenette al pesto.
Le altre due punte secondo l’Osservatorio, sono state il ‘Salone del Gusto’ di Torino dove si è tenuta una gara eliminatoria valida per il prossimo campionato mondiale di pesto al mortaio e l’eco dell’intervista sui media americani di James D. Bowien, campione di pesto al mortaio 2008, oggi uno dei cuochi emergenti del Nord America.
L’osservatorio terrà costantemente monitorati anche altri fattori di interesse, come la presenza sul web degli ingredienti ufficiali del pesto alla genovese o di prodotti alternativi alla ricetta originale; il rapporto tra turismo e prodotti tipici, oltre a tematiche di comportamento sociale e commerciale come l’uso di pestello e mortaio e la cucina vegana.
Insomma, quanto si parla di pesto o pesto alla genovese nel mondo? Quanto in relazione con Genova? Lo accerterà continuamente l’osservatorio specifico messo in piedi da Monitoring Emotion, una piattaforma di ricerca semantica per l’ascolto e l’analisi in tempo reale del web, della stampa e dei social media, in grado di analizzare 50 milioni di fonti social, 50.000 siti web, media e new media, in 67 diverse lingue.
A livello mondiale, nell’ultimo mese, solo il 15% dei contenuti che parlano di pesto con basilico è collegato con Genova e la Liguria e se ne parla soprattutto in inglese.
di Giorgio De Camillis
06 Ottobre 2016