Per il prossimo Natale l’azienda Bottega suggerisce la grappa Sandro Bottega Fumè, un distillato di grande intensità aromatica, che si abbina egregiamente al cioccolato fondente.
Questo distillato è disponibile anche in versione Jeroboam, che riproduce in dimensioni giganti (3 litri) la tradizionale bottiglia Bottega dalla forma a goccia. Un pratico rubinetto, posto alla base della bottiglia, consente di servire la grappa in un modo simpatico e originale. Lo Jeroboam è un oggetto divertente e di immediato appeal, che spicca per la sua taglia e si fa notare tanto in cucina quanto sul mobile bar.
La Sandro Bottega Fumè è una grappa speciale prodotta con selezionate uve Glera, le stesse da cui ha origine il famoso vino Prosecco. Il distillato viene quindi lasciato maturare per 12 mesi in particolari botti, in grado di arricchirlo con inconfondibili sentori affumicati.
Le particolari modalità di invecchiamento arricchiscono la grappa con aromi di frutta secca, vaniglia e spezie. Suadente, rotonda, piena, appaga la bocca, detergendola dalla cremosità del cioccolato e avvolgendo il palato in un’assoluta emozione sensoriale. La diversa consistenza dei due elementi e l’alternanza dei sapori crea un mix calibrato che rende iperattive le papille gustative ed esalta al massimo il piacere della degustazione.
La grappa Sandro Bottega Fumè (3 litri) ha un prezzo al pubblico di circa 95 €.
La Sandro Bottega Fumè è una grappa da Prosecco, che ha origine dalle pregiate uve della Marca Trevigiana. È un distillato di colore ambrato acceso, che si caratterizza per i sentori di legno affumicato, che derivano dal particolare procedimento di invecchiamento.
Il legno prescelto per costruire le botti proviene dalle foreste dell’Allier (Francia Centrale), dove cresce in prevalenza la “quercia sessilis”. In quest’area il terreno è argilloso, siliceo, poco fertile. Ne consegue che la pianta ha una crescita lenta e che i tannini in essa contenuti sono dolci e vanigliati. Il legno risulta quindi di colore rosa dorato, liscio e caldo al tatto.
Una delicata fusione fra tradizione e tecnologia permette poi di tostare le botti in un processo totalmente controllato. Una spirale elettrica produce la giusta quantità di calore ed elimina ogni odore indesiderato, permettendo ai bottai di focalizzarsi solo sugli aromi della botte senza preoccuparsi di quelli ceduti dal legno che brucia. La temperatura è incrementata progressivamente, seguendo i vari stadi di modificazione aromatica del legno fino ad arrivare al desiderato aroma. Questo procedimento combina l’esperienza dei maestri bottai con l’utilizzo di sofisticati computer che monitorano la temperatura e i diversi tempi di tostatura.
7 dicembre 2014
Redazione