Pantelleria è il passito ed ora lo sanno meglio anche a livello internazionale. Si è appena conclusa nell’isola la prima edizione di «Passitaly», la rassegna interamente dedicata ai vini naturali dolci del Mediterraneo e alle bellezze naturalistiche, storiche e gastronomiche. L’isola per 5 giorni ha accolto oltre 50 giornalisti provenienti da più di venti nazioni, 40 produttori di vino ed istituzioni nazionali e regionali per mostrare e raccontare alcuni degli aspetti più belli dell’isola, da quelli più conosciuti, come le produzioni di vini passiti naturali e dei capperi panteschi, a quelli meno noti, come i siti archeologici di epoca fenicia e romana.
«Abbiamo accolto la stampa nazionale e internazionale», ha detto Salvatore Gino Gabriele, sindaco di Pantelleria, «per raccontare la storia, lo stile di vita e le produzioni di questa isola situata tra l’Europa e l’Africa. Desideravamo far conoscere le reali e autentiche potenzialità di questo territorio, che ha raggiunto la fama mondiale grazie alle produzioni di Passito e al turismo di alto livello. Ma Pantelleria è in grado di offrire ancora di più di quanto conosciuto fino ad oggi a livello internazionale. C’è, infatti, un patrimonio storico e culturale enorme e una varietà di produzioni agroalimentari assolutamente caratterizzanti e legate alle coltivazioni e alle varietà autoctone».
Nel corso delle quattro giornate di «Passitaly», giornalisti e turisti sbarcati sull’isola per l’occasione hanno avuto modo di partecipare ad un calendario fittissimo di appuntamenti: degustazioni tematiche, show cooking e visite guidate ai siti archeologici, come l’acropoli di San Marco e Santa Teresa per scoprire l’architettura paesaggistica dell’isola dominata dai terrazzamenti e dai dammusi.
L’evento internazionale «Passitaly» è stata anche l’occasione per un confronto tra le produzione di vino dolce naturale autoctone e quelle provenienti dal Mediterraneo. Due degustazioni tecniche, riservate alla stampa accreditata per la manifestazione, hanno consentito un confronto diretto tra tutte le migliori produzioni di vini naturali dolci dell’aerea mediterranea.
«L’isola di Pantelleria», ha dichiarato Ezechia Paolo Reale, assessore regionale dell’Agricoltura, «è un simbolo importante della civiltà della vite in tutta l’area del Mediterraneo. Un sistema produttivo in simbiosi con la natura che ha modellato il paesaggio, ma anche l’identità culturale di questa isola che ha sempre avuto nell’agricoltura e nel contadino di Pantelleria il suo baricentro. Per queste ragioni l’unicità di questo contesto produttivo sarà uno degli elementi fondanti della Sicilia all’EXPO 2015».
di Dario de Marchi